È ripartito la scorsa settimana, dopo i mesi di lockdown, “Mani in Strada”, il servizio di educativa di strada promosso dall’assessorato al Welfare e realizzato dall’Ati composta dalla cooperativa San Giovanni di Dio e dalla SSG – Servizi Sanitari Globali che nei mesi di emergenza sanitaria ha supportato l’assessorato per raggiungere a domicilio le famiglie e i ragazzi a rischio di isolamento.
Si tratta di un intervento attivo di educazione itinerante realizzato in tutta la città, con particolare attenzione alle periferie e ai territori ritenuti maggiormente a rischio di esclusione sociale e di devianza minorile. Tale progettualità, nel tempo, ha coinvolto circa 150 giovani a rischio che scelgono la strada e le piazze come spazi privilegiati per sviluppare relazioni e per trascorrere il proprio tempo libero.
Il servizio prevede interventi di tipo educativo a cura dell’equipe composta da 3 educatori professionali e 6 animatori di strada, che si recano nei luoghi in cui si svolge maggiormente la vita sociale e relazionale degli utenti, da un coordinatore territoriale e da una psicologa.
I destinatari sono prevalentemente ragazzi in una fascia d’età compresa tra 10 e 21 anni che risultano più difficili da agganciare in situazioni strutturate.
Il progetto è articolato in maniera tale da coprire i quartieri più periferici della città, in particolare le zone di Libertà, San Girolamo, Fesca, Japigia, San Paolo, San Pio, Catino, Carbonara, Santa Rita, Ceglie del Campo, Loseto e Picone. Le equipe escono su strada prevalentemente dal lunedì al venerdì, per 20 ore settimanali, dalle ore 15.30 alle 19.30, anche se gli orari sono flessibili e possono subire delle variazioni a seguito della mappatura del territorio e a seconda dei bisogni dei ragazzi intercettati: pertanto l’equipe è pronta ad intervenire anche durante il fine settimana o nelle o …