In arrivo 117 medici di undici discipline per rinforzare gli organici degli ospedali. La Asl Bari, con le delibere approvate nelle scorse ore, completa il piano per garantire l’assistenza sanitaria e la continuità di servizio in tutti i Presidi Ospedalieri aziendali. Già da lunedì, e poi progressivamente nei giorni a seguire, prenderanno servizio 30 medici in Pronto Soccorso, 16 in Chirurgia, 3 in Medicina Trasfusionale, 10 nelle unità operative di Anestesia e Rianimazione, 2 in Urologia (più altri 2 specialisti assunti a tempo indeterminato), 13 in Nefrologia-Dialisi, 4 in Ortopedia, 10 in Radiologia, oltre a 16 dirigenti medici psichiatri, 7 medici del lavoro e 6 non specialisti per la Medicina penitenziaria. Gli incarichi assegnati dalla ASL Bari giungono al termine di una serie di procedure pubbliche varate tra fine giugno e inizio luglio proprio in vista del periodo estivo e anche per tener conto delle esigenze straordinarie legate all’emergenza sanitaria Covid 19.
Per le unità operative di Medicina e Chirurgia d’accettazione e d’urgenza si tratta di 30 incarichi di lavoro autonomo conferiti a medici laureati non specialisti, chiamati ad affiancare gli specialisti nei Pronto Soccorso degli Ospedali di Corato, Molfetta, Altamura, Monopoli e Putignano. Sei medici in più, dunque, per ciascun Pronto Soccorso in modo da snellire decisamente le code estive. Toccherà a questi professionisti, infatti, occuparsi prevalentemente dei codici verdi e bianchi, che di norma rappresentano oltre il 70 per cento dell’attività, ma anche del mantenimento di elevati livelli di sicurezza del triage respiratorio e dei trasporti secondari, lasciando così il personale medico del PS libero di dedicarsi ai casi più gravi e urgenti. Questi incarichi avranno una durata massima di sei mesi e comunque sino al 31 dicembre 2020, eventualmente prorogabili in ragione del perdurare dello stato di emergenza sanitaria. Incarichi di natura autonoma – sino al 31 dicembre 2020 – sono stati conferiti anche ai 6 medici non specialisti da impiegare nella Medicina penitenziaria, un settore particolarmente gravato nei mesi più difficili dell’emergenza.
Contratto a tempo determinato, sempre sino al 31 dicembre 2020, per i medici in formazione specialistica da inserire nei reparti di Chirurgia Generale, Anestesia e Rianimazione, Urologia, Nefrologia e Dialisi, Ortopedia e Traumatologia, Radiodiagnostica e Medicina Trasfusionale. Durerà un anno, infine, l’incarico attribuito agli psichiatri destinati ai Dipartimenti di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche e ai medici del lavoro che saranno impegnati negli uffici del Medico competente e dello Spesal.