Tolleranza zero a Mola contro chi non rispetta le regole del vivere civile, adotta comportamenti pubblici indecorosi e mette in pericolo salute e sicurezza dei cittadini. Il sindaco di Mola, Giuseppe Colonna ha emanato una ordinanza in materia di Sicurezza urbana con cui adotta lo strumento del Daspo Urbano, introdotto con legge nel 2017. “Stop a comportamenti indecorosi nella nostra Città – chiosa il sindaco – Chiunque non rispetti le regole sarà allontanato e sanzionato. Bivaccare, fare uso di sostanze stupefacenti, fare il parcheggiatore abusivo, compiere atti contrari alla pubblica decenza come l’espletare i propri bisogni fisiologici per strada, sono comportamenti inaccettabili e indecorosi che non possono e non devono accadere nella nostra Città”.
Colonna spiega di aver “accumulato diverse segnalazioni da parte di cittadini ed esercenti, con particolare riferimento all’area del centro storico, esasperati da condizioni di comprensibile disagio e impossibile convivenza con i fenomeni di inciviltà. Ho il dovere di sfruttare appieno le possibilità offerte dalla legge. Con questa ordinanza, contingibile e urgente, in materia di Sicurezza Urbana diamo alle forze dell’ordine un ulteriore strumento a supporto dell’instancabile lavoro che svolgono, utile ad aumentare la sicurezza a Mola”.
Un passo importante, quello del sindaco di Mola, utile a contrastare le azioni che ostacolano l’incolumità dei cittadini in determinati luoghi pubblici, tramite sanzioni o stabilendo anche il divieto di accesso in queste zone per quei soggetti che causano sistematici comportamenti molesti. “La sicurezza e il decoro urbano rappresenta uno degli obiettivi più importanti del mio mandato – conclude Colonna – Le strade di Mola accoglieranno chiunque rispetti le regole. Meno chi assume comportamenti inappropriati”. I proventi di eventuali sanzioni comminate saranno destinati ad interventi di recupero del degrado urbano.
Il Daspo Urbano è una misura amministrativa introdotta nell’ordinamento dal cosiddetto Decreto Minniti nel 2017, poi convertito in Legge 48/2017 e modificata nel 2018 nell’ambito del cosidetto decreto sicurezza o decreto Salvini, convertito in legge n. 132/2018. Avente ad oggetto la sicurezza delle città, il Daspo Urbano colpisce coloro che compromettono, con il loro comportamento molesto, la salute dei cittadini e il decoro urbano. Per esempio, chi è in stato di ubriachezza, compie atti contrari alla pubblica decenza, esercita il commercio abusivo e l’attività di parcheggiatore abusivo. Le conseguenze sono l’allontanamento dalla zona, eseguito immediatamente, con una efficacia di 48 ore dal provvedimento e l’irrogazione di una sanzione pecuniaria amministrativa di importo compreso tra 100 e 300 euro. La sanzione è raddoppiata in caso di violazione dell’ordine di allontanamento, che viene notificato all’interessato/a direttamente dall’agente accertatore e poi trasmesso al questore. Se la condotta sanzionata dovesse essere reiterata e ne derivasse un pericolo per la sicurezza pubblica, il questore potrebbe disporre il divieto di accesso del trasgressore all’area interessata dal Daspo, per un periodo di 12 mesi (24 nel caso di condanne precedenti per reati contro la persona e il patrimonio).
I luoghi tutelati dal Daspo urbano sono le stazioni di trasporto pubblico, le autostazioni, le stazioni ferroviarie, le infrastrutture marittime e gli aeroporti. I regolamenti di polizia urbana possono ricomprendervi anche scuole e università, aree museali, siti archeologici, complessi monumentali, aree adibite a verde pubblico, luoghi di interesse culturale o comunque interessati da considerevole afflusso turistico, presidi sanitari e zone che ospitano fiere, mercati e spettacoli.