VENERDì, 22 NOVEMBRE 2024
77,414 ARTICOLI
Dir. resp.:Samantha Dell'Edera
redazione@borderline24.com

Per segnalazioni: +39 375 5535222
77,414 ARTICOLI

Direttore Responsabile: Samantha Dell’Edera
Per segnalazioni:
Cell. +39 375 5535222
Email: redazione@borderline24.com

Narcotraffico milanese, sequestri per 15 milioni di euro. C’è anche un capannone in provincia di Bari

Pubblicato da: redazione | Ven, 24 Luglio 2020 - 09:00

Più di 15 milioni di euro, suddivisi in banconote di piccolo taglio, e un fabbricato commerciale sito in provincia di Bari: è questo il patrimonio sequestrato da personale della Divisione Anticrimine della Questura di Milano, con la collaborazione di personale della Questura di Bari, a carico di Francesco Massimiliano Cauchi (classe 73), noto esponente del narcotraffico milanese.

Il sequestro antimafia – adottato dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Milano, su proposta congiunta del Questore di Milano e del Procuratore Distrettuale Antimafia – ha tratto spunto dall’operazione “Flashback” della Squadra Mobile, che ha riguardato un’associazione dedita al traffico di grandi quantitativi di hashish dal Marocco, riversati sul mercato della droga dell’hinterland milanese.

Nell’ambito dell’operazione, a carico di Cauchi sono stati rinvenuti quasi 16 milioni di euro in contanti, occultati in un’intercapedine muraria presso l’abitazione di suo padre. A seguito del sequestro, sono state avviate le indagini patrimoniali da parte degli specialisti della Divisione Anticrimine della Questura, che hanno riscontrato un’incolmabile sproporzione tra i redditi dichiarati da CAUCHI e il suo tenore di vita, accertando che quei soldi costituiscono gli enormi profitti illeciti accumulati dal narcotrafficante.

Le indagini patrimoniali hanno permesso inoltre di ricondurre nella sfera di disponibilità del soggetto, non solo il denaro contante trovato presso la casa del padre, ma anche un capannone industriale sito in provincia di Bari, il cui valore catastale – di circa 300.000 euro – è di per sé da solo superiore all’insieme dei redditi dichiarati nel corso della vita dal trafficante; tali redditi, in realtà, non gli sarebbero neppure bastati a sostenere le spese di vita quotidiana.
A seguito del sequestro, Cauchi è ora chiamato a dimostrare la provenienza lecita dei beni e, se non riuscirà a dimostrarla, il provvedimento diventerà confisca, ed in tal modo lo Stato acquisirà la titolarità dei beni sequestrati, “ripulendo” il mercato dai capitali sospetti, reimpiegandoli in finalità sociali, nell’interesse della collettività.

© RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE RISERVATA - Borderline24.com
Ti invitiamo a usare i bottoni di condivisione e a non copiare l'articolo.

Malattie e fornelli a gas, dati...

 Ogni anno, il gas utilizzato nei nostri fornelli è responsabile di...
- 21 Novembre 2024

Il cliente scivola sulla soglia? A...

Quando il cliente scivola rovinosamente sulla soglia di marmo, riportando gravi...
- 21 Novembre 2024

Giornata alberi: sempre più boschi in...

La superficie nazionale coperta da boschi è salita al valore record...
- 21 Novembre 2024

Ancora paura nel Salento: continuano gli...

Ancora un avvistamento per un esemplare adulto di lupo a bordo...
- 21 Novembre 2024