“I pugliesi devono decidere chi deve fare il prossimo assessore alla Sanità, preferiscono uno competente che è in grado di difenderli dall’ondata di ritorno del Covid o vogliono un politicante qualunque? Se me lo fanno sapere potrei in teoria anche andare dal professor Lopalco e chiedergli questa follia». Ha risposto così il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, alla domanda dei giornalisti sulla ipotesi di candidatura alle prossime elezioni regionali dell’epidemiologo Pierluigi Lopalco, coordinatore scientifico della task force pugliese per l’emergenza Covid 19.
«Che interesse avrebbe a candidarsi? Sarebbe così matto da lasciare una carriera importante e ben pagata per precipitarsi agli inferi della politica? Potrebbe essere un buon assessore alla Sanità? Sono tutte domande – ha detto Emiliano – che i pugliesi possono farsi in questi giorni e se vogliono farmi sapere quello che pensano non sarebbe male».«Allo stato – ha concluso – solo Forza Italia ha immaginato che il professor Lopalco potesse candidarsi. Tra qualche giorno gli parlerò e poi vi dirò che cosa mi ha risposto».
Emiliano ha poi riaperto ai Cinque Stelle. “Il dialogo con loro – ha detto – non si chiuderà mai. Noi e il M5S, che governiamo l’Italia abbiamo la maggioranza anche in Puglia, dobbiamo solo decidere dal punto di vista tattico in che modo costruiremo questo modello di governo comune. Noi ragioneremo insieme, perché siamo tenuti a farlo, di tutte le cose più importanti che faremo – ha aggiunto – Poi può darsi che per ragioni elettorali sia più utile andare separati, perché in questo modo lasceremmo al centrodestra meno posti in Consiglio regionale, però l’interlocuzione politica con i 5 Stelle è aperta dal momento in cui l’anno scorso abbiamo fatto un Governo insieme e la Puglia, che ha il presidente del Consiglio in quel Governo, non può evidentemente smettere di dialogare tra tutte le sue componenti”.
“Se dovessi vincere le elezioni – ha detto ancora Emiliano – chiederei comunque al M5S di far parte del mio governo, l’importante è evitare che la Puglia torni a 20 anni fa. E’ una responsabilità che abbiamo noi e loro, non possiamo scappare. Visto che ce l’abbiamo in Italia questa responsabilità, non capisco perché non si debba fare anche qui. Se poi vogliamo evitare il fenomeno del ‘voto utile’, cioè il pericolo che gli elettori pugliesi si concentrino su centrodestra e centrosinistra e finiscano per schiacciare i candidati collaterali, e il M5S dovesse ritenere utile andare insieme alle elezioni, noi siamo disposti ad accettare il rischio di eleggere meno persone appartenenti alla mia coalizione e consentire l’elezione dei loro, in modo che la loro rappresentanza sia garantita”.