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A picco le vendite al dettaglio nel mese di maggio, l’allarme di Confesercenti anche in Puglia

Pubblicato da: redazione | Gio, 9 Luglio 2020 - 13:00

“Una ripartenza molto al di sotto delle aspettative e ancora più difficile per i piccoli negozi, con le vendite a picco, mentre volano le vendite online con una crescita mai vista finora”. A parlare è Benny Campobasso, presidente di Confesercenti Puglia, che, commentando i dati relativi alle vendite al dettaglio diffusi dall’Istat, prosegue: “Dopo lo stop dei consumi causato dal lockdown, il mese di maggio registra un miglioramento rispetto al mese precedente, ma la situazione resta grave a confronto con lo stesso periodo del 2019, confermando purtroppo i timori di una ripresa lenta e ancora lontana per molti settori”.

Dall’analisi dei dati, emerge che le vendite al dettaglio hanno subito un calo del 10.5% su base annuale, con un crollo del 20,6% dei prodotti non alimentari e un segno più del valore del 2,8% per le sole vendite alimentari. Rimane molto vasto il divario tra le forme distributive: a registrare la ripartenza più difficile sono i negozi di vicinato, che a maggio hanno subìto un calo delle vendite del -19%. Risultati sotto lo zero anche per la grande distribuzione che perde il 4,4%, mentre a sorprendere è la crescita degli acquisti online, per i quali si registra un aumento record addirittura del +42%.

A picco, invece abbigliamento e calzature, che continuano ad essere i settori più colpiti: in questo ambito, da marzo a maggio sono andate perse, in media, il 60% delle vendite. “I dati sulle vendite di maggio offrono un primo quadro ufficiale purtroppo negativo sulla ripartenza dei negozi e delle attività di vicinato – prosegue Campobasso – Il lockdown sembra aver accelerato lo spostamento dei consumi verso le piattaforme online. Per i negozi, invece, lo sperato rimbalzo positivo delle vendite non si realizza”.

Il presidente di Confesercenti Puglia auspica un miglioramento dei dati per il mese di giugno perché “Se l’andamento rimanesse questo, sarebbero a rischio migliaia di attività di vicinato. La stessa Istat evidenzia che il 40,6% delle micro imprese ed il 33,5% delle piccole è a rischio chiusura”. Per questa ragione, in occasione degli Stati Generali svoltisi lo scorso mese a Roma, Confesercenti ha chiesto al governo misure straordinarie per il commercio, un piano ad hoc per modernizzare la rete dei negozi ed agevolare l’adozione di nuovi strumenti digitali, con l’istituzione di una piattaforma digitale pubblico/privata per permettere alle imprese di fare il salto e gestire pagamenti, acquisti e consegne a distanza.

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