“Abbiamo ripreso a giocare, nostro malgrado, per concludere il campionato perché ce lo ha chiesto il sistema”. Ma questo “è un sacrificio, perché non è il calcio che ci piace, non ci appartiene un calcio senza tifosi”: è quanto dichiarato dal presidente del Lecce calcio, Saverio Sticchi Damiani durante la diretta facebook con il governatore Michele Emiliano e il patron del Bari calcio, Luigi De Laurentiis, per discutere di un protocollo di sicurezza proposto dai due club alla Regione Puglia per riaprire gli stadi ai tifosi.
“Il calcio – ha proseguito Sticchi Damiani – è spettacolo, ma senza non ha nulla dello spettacolo. Quest’anno abbiamo stabilito il nostro record di numero di abbonamenti sottoscritti, 20mila, abbiamo, quindi, l’obbligo morale di riaprire prima possibile quanto meno agli abbonati. Stiamo rischiando di perdere la gente e il calcio senza tifosi perde il suo valore. Qui la Puglia è riuscita brillantemente a limitare il numero di contagi, adesso viviamo un momento relativamente sereno. Nonostante i contagi zero, gli stadi restano chiusi ed è un precedente pericoloso. Siamo anche disponibili a ridurre la capienza e a fare la turnazione dei tifosi”.
De Laurentiis si è soffermato su alcune proposte inserite nel protocollo, come “entrate e uscite dallo stadio controllate, contingentamento e riduzione della capienza degli impianti”. “Gli stadi contingentati – ha concluso – purtroppo penso che dureranno a lungo e creeranno molti problemi economici a tutte le società. Spero che il nostro protocollo possa aiutare a spingere verso la riapertura degli impianti”. (ANSA)