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Puglia, Emiliano: “Proposta per riaprire gli stadi di Bari e Lecce in sicurezza”

Pubblicato da: redazione | Gio, 2 Luglio 2020 - 12:02

La proposta dei club calcistici di Bari e Lecce presentata alla Regione Puglia per riaprire in sicurezza gli stadi “verrà esaminata, rielaborata e portata in Conferenza Stato-Regioni”. Lo ha annunciato il governatore Michele Emiliano durante una diretta facebook con i presidenti delle due società, Saverio Sticchi Damiani e Luigi De Laurentiis.

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Nei giorni scorsi, i due club hanno inviato alla Regione una bozza di protocollo di sicurezza anti-Covid da poter applicare per riaprire gli stadi al pubblico. Oggi, Emiliano ha preso l’impegno a discutere “con il governo nazionale” e proporre delle linee guida che potrebbero “valere per tutte le Regioni”. “La Puglia – ha detto Emiliano – ha già riaperto diversi settori, come feste patronali e sagre, e gli stadi potrebbero essere gestiti alla stessa maniera. E’ preferibile un’attività controllata piuttosto che lasciare languire interi settori in grandissima difficoltà, senza, tra l’altro, che nessuno intervenga per remunerare i danni.

I dati della Puglia sui contagi sono bassissimi e idonei a prendere in considerazione questa proposta di Bari e Lecce”. Emiliano ha, quindi, annunciato che il protocollo elaborato dai due club, verrà “sottoposto ai tecnici della Regione Puglia, effettueremo dei sopralluoghi e poi elaboreremo la proposta della Regione Puglia alla Conferenza Stato-Regioni. Aprire gli stadi – ha concluso – non è un azzardo, ci sono tutte le condizioni per farlo in sicurezza. Il ritorno alla normalità passa anche attraverso i campionati di calcio”.

Il governatore ha evidenziato anche che “non possiamo più permetterci di chiudere nuovamente il Paese, il lockdown è stato necessario perché l’epidemia ci ha colti impreparati: non avevamo dispositivi di protezione individuale, non avevamo ospedali preparati, non avevamo posti letto sufficienti nelle rianimazioni, non avevamo cognizione esatta di questa malattia. Oggi siamo più preparati”. (ANSA)

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