“Il dato di partenza è semplice, in passato sono stati compiuti degli errori e lo dico io. Oggi siamo nelle condizioni di fare tesoro di quegli errori che ci sono stati per costruire una prospettiva politica e di governo”: lo ha detto Raffaele Fitto a Bari durante la conferenza stampa di presentazione della sua candidatura alle Regionali in Puglia realizzata assieme a Giorgia Meloni. “Faccio un ringraziamento particolare a Giorgia – ha aggiunto – non soltanto per il lavoro che abbiamo iniziato con il progetto politico ma anche per la sua determinazione e lungimiranza: se oggi il centrodestra è unito lo si deve a tutti ma il mio grazie va a Giorgia Meloni. La Puglia necessita di un profondo cambiamento nella gestione del governo, abbiamo bisogno di cambiare profondamente per affrontare le grandi sfide e le urgenze che sono all’ordine del giorno. Penso al dramma dell’agricoltura, alla grande questione della sanità, all’incapacità di usare le risorse comunitarie. Ad ogni critica e problema da parte nostra seguirà una proposta seria e credibile. La Puglia ha anche grandi questioni, da Ilva a Cerano, che non sono solo locali. Abbiamo l’ambizione di mettere in campo una classe dirigente seria, non parleremo di problemi ma di soluzioni”.
“Daremo vita – ha anticipato – ad altre liste oltre a quelle dei partiti, immagino una proficua collaborazione con tutti i coordinatori regionali dei partiti della coalizione”. “Dobbiamo allargare il raggio di azione del centrodestra – ha annunciato – ma c’è il clima per farlo in assoluta serenità”. Il candidato del centrodestra ha poi parlato di sanità: “Le liste di attesa – ha detto rispondendo ad una domanda – rappresentano un tema fondamentale, serve ampia revisione del sistema sanitario della nostra regione. Sarà una delle priorità del nostro governo, manca una programmazione, non c’è nemmeno un piano ospedaliero”. Infine, una battuta sugli avversari del centrosinistra e le divisioni tra Pd e Italia Viva: “Vanno divisi a differenza nostra perché le grandi urgenze non sono state risolte dal governo Emiliano, sui temi fondamentali, da parte loro non c’è condivisione sulle soluzioni”.