L’emergenza Coronavirus sembra ormai alle spalle, lo si percepisce dall’allentamento dell’attenzione sulle misure di sicurezza anti contagio. Una barese, residente a Roma, ha inviato un messaggio al sindaco Antonio Decaro per segnalare la discrasia sulla gestione della clientela dalla capitale a Bari:
“Ho sempre difeso il Sud a spada tratta ma questo proprio non lo posso tollerare. È dal 5 marzo che tutta l’Italia lotta insieme per un’emergenza sanitaria senza precedenti, ma qui è come se non fosse mai successo nulla. Sono tornata da poco più di una settimana a Bari e non sono mai stata così schifata”.
“Gente che mi deride perché aspetto fuori dal tabaccaio che sia il mio turno perché non si può entrare più di una persona per volta. Mi devo sentir dire: “Hai paura di entrare?”. Solo perché io sto rispettando delle leggi. Gente che si presenta in 35 a un ristorante e questo che li permette di stare seduti uno accanto all’altro, di vagare per il ristorante senza mascherina, di accalcarsi per fare le foto con il nonno 93enne”.
“A Roma se non fai stare i tuoi clienti a un metro di distanza rischi la chiusura. Anche in una gelateria devi entrare uno per volta, al parco le famiglie erano sedute in cerchio a un metro di distanza, c’è coda fuori da ogni negozio perché ognuno deve stare sul suo pallino per proteggere se stessi e gli altri”.
“Sono tutti bravissimi a lamentarsi ma quando ci sono leggi e regole da seguire tutto diventa una finzione che nasconde chissà quale complotto. Non esiste alcun complotto qui, esistono milioni di vittime che forse non hanno colpito le vostre famiglie ma non per questo sono meno importanti. Per favore facciamoci tutti un esame di coscienza. Cominciamo a fidarci di chi è più informato di noi. Ma soprattutto cominciamo a lamentarci di meno e a seguire le regole di più. Antonio Decaro per favore fai qualcosa di più, minaccia di chiusura questi locali perché forse così riuscirai ad addomesticarli”.