I Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Bari hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal Giudice delle Indagini Preliminari presso il Tribunale di Bari, nei confronti di una donna di 35 anni, residente nel capoluogo pugliese, indagata per estorsione.
La donna, con la complicità di altre tre persone, tutte residenti a Bari, in più occasioni, minacciando di divulgare pubblicamente o comunque di rendere note ai familiari alcune immagini intime relative ad atti e prestazioni sessuali, ha costretto un uomo, residente nel nord Italia, a versare ingenti somme di denaro quale prezzo per evitare la predetta divulgazione.
Dagli accertamenti esperiti sotto la direzione dei Pubblici Ministeri, Procuratore Aggiunto Roberto Rossi e Sostituto Procuratore Lanfranco Marazia, è emerso che, in tre anni e mezzo, la vittima delle richieste estorsive è stata costretta a trasferire su carte prepagate nella disponibilità degli indagati oltre 114.000 euro.
Oltre alla misura cautelare personale, la Guardia di Finanza ha eseguito anche perquisizioni locali e personali, disposte dalla Procura della Repubblica di Bari, nei confronti dei quattro indagati. La documentazione sottoposta a sequestro contribuirà a definire ulteriormente le responsabilità penali di questi ultimi.