Una sola telefonata al giorno. Per cercare di stare vicini al nonno di 80 anni, ricoverato al Policlinico di Bari per serie patologie. “Siamo entrati nella fase 3 – ci racconta la nipote – ma gli ospedali sono ancora offlimits ai parenti dei pazienti. Hanno aperto tutto e poi non ci consentono di stare vicino ai nostri cari”.
L’anziano di 80 anni è stato ricoverato la scorsa settimana. Non è autosufficiente. I parenti possono chiamare una sola volta al giorno e con lui non si può comunque comunicare perché è sotto ventilazione artificiale. Non è affetto da coronavirus. “Dopo aver riaperto tutto è davvero assurdo che non è permesso neppure a un parente di recarsi in ospedale, trattandosi di questa situazione davvero grave – ci racconta la nipote – Parlo di un parente che tra l’altro è in possesso anche di test sierologico con risultato negativo”. L’appello è al presidente della Regione Michele Emiliano affinché vengano riaperti i reparti alle visite, almeno quelle necessarie. “Non si può continuare ad aggiungere sofferenza su sofferenza – continua – Il conforto di un affetto caro può solo far bene in un drammatico decorso ospedaliero. Anche quella telefonata che ci è permessa si conclude in modo molto frettoloso ed evasivo”.
Il direttore del dipartimento Salute, Vito Montanaro, ha dato disposizioni di riaprire le rsa e le case di cura, annunciando anche una circolare per gli ospedali che però pare non essere ancora arrivata alle varie direzioni sanitarie. Al momento quindi la situazione resta invariata sia al Policlinico sia in tutti gli ospedali della Puglia.