Rescisso il contratto, la prima palazzina a San Girolamo per le nuove case popolari (i cui lavori sono fermi da due anni) sarà pronta tra due anni. Si è tenuta presso gli uffici regionali, una riunione tecnica tra Comune di Bari, Arca Puglia e Regione Puglia per fare un punto sullo stato del patrimonio relativo agli alloggi popolari, con riferimento alle manutenzioni e alle realizzazioni in corso.
Il primo punto all’ordine del giorno ha riguardato la situazione del quartiere San Girolamo, dove sono già partiti i primi interventi di manutenzione sugli alloggi di proprietà di Arca con uno stanziamento iniziale di 500mila euro circa, mentre 100mila euro sono stati destinati alla sostituzione di tutti i pali di pubblica illuminazione.
L’Arca, inoltre, ha individuato i fondi per avviare un accordo quadro che prevede lo stanziamento di 1 milione di euro all’anno, per quattro anni, per effettuare interventi di manutenzione su edifici e alloggi.
In merito al cantiere della nuova palazzina in costruzione a San Girolamo, è stato rescisso il contratto con l’azienda aggiudicataria ed è stato individuato il commissario del cantiere per la realizzazione delle nuove palazzine che sostituiranno quelle attuali, fortemente segnate dal degrado. In base a quanto emerso nel corso della riunione, la prima palazzina dovrebbe essere consegnata entro 24 mesi.
Ulteriori risorse saranno individuate grazie a una ricognizione a cura di Arca Puglia per valutare l’esecuzione di lavori aggiuntivi.
Per quanto riguarda invece i nuovi alloggi ultimati nel quartiere Sant’Anna, Arca Puglia ha assicurato che la prossima settimana presenterà al Comune le istanze di agibilità grazie alle quali il prossimo mese si potrà procedere con la consegna dei nuovi 123 appartamenti agli aventi diritto. Per la costruzione degli ulteriori 48 alloggi previsti nel territorio del comparto 2 di Sant’Anna, l’Arca ha deliberato l’impegno di spesa di 600mila euro necessari all’acquisto dei suoli.
Nei quartieri Japigia e Ceglie dovrebbero sorgere altri 72 nuovi alloggi popolari per i quali la progettazione è già in corso.
Infine, si è giunti alla definizione del cambio di destinazione d’uso per i 100 appartamenti del complesso realizzato a Mungivacca, originariamente destinati agli studenti, che saranno invece trasformati in 50 alloggi popolari.
Allo stato sono circa 1500 nuclei familiari in graduatoria e ancora in attesa e circa 300 le famiglie negli elenchi dell’emergenza abitativa che vengono continuamente aggiornati.