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Banca Popolare di Bari, la Consob: “Sin dal 2012 controlli sull’istituto di credito”

Pubblicato da: redazione | Mar, 16 Giugno 2020 - 15:15

La collaborazione tra la Consob e la Banca d’Italia, nel caso della popolare di Bari, è stata continua, nei due sensi, e senza intoppi. È quanto si desume dalla Relazione annuale dell’autorità di via Martini che dedica un approfondimento al caso dell’istituto di credito commissariato nel dicembre scorso.

“Tra ottobre e novembre (2019, ndr), dagli scambi informativi tra Consob e Banca d’Italia è emerso che la banca verosimilmente non sarebbe stata in grado di riportare i propri ratios patrimoniali al livello richiesto entro la fine dell’esercizio” si legge in un focus inserito nella Relazione annuale. Il 13 dicembre scorso arrivò poi il commissariamento, su proposta di via Nazionale. Nel luglio 2019 l’Autorità guidata da Paolo Savona aveva chiesto a via Nazionale ‘di integrare il mandato dei propri ispettori con alcuni profili di competenza della Consob, a fronte dell’avvio di nuovi accertamenti ispettivì. La collaborazione tra le due Autorità sulla Popolare di Bari, afferma la Consob, risale addirittura al 2012. A partire da quell’anno, infatti, la Commissione ‘ha vigilato, in collaborazione con la Banca d’Italia, sulle operazioni di rafforzamento patrimoniale effettuate dalla Popolare di Bari, incluse quelle realizzate in occasione dell’acquisto della partecipazione di controllo nel capitale della Banca Tercas; la vigilanza ha riguardato l’osservanza della disciplina sull’offerta al pubblico e di quella concernente la prestazione dei servizi di investimentò. Consob ricorda poi le sanzioni per complessivi 2 milioni comminate agli esponenti bancari della popolare di Bari tra il 2017 e il 2018 per violazioni della normativa su prestazione dei servizi di investimento (art. 21 del Tuf); prospetti informativi (art. 94 del Tuf) e comunicazioni al pubblico (art. 114 del Tuf). Le sanzioni, a settembre scorso, erano state confermate dalla Corte d’Appello di Bari ma la banca (la vecchia gestione) aveva annunciato che le avrebbe impugnate davanti alla Cassazione e alla Corte di Giustizia Europea. Si vedrà a breve cosa deciderà di fare sotto questo profilo Mcc, che a fine mese diventerà il nuovo azionista di maggioranza.

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