Avanza nel capoluogo pugliese il progetto del sindaco Antonio Decaro che incentiva gli spostamenti urbani in bicicletta o monopattino elettrico (il 65% del totale) per soddisfare la richiesta di mobilità sostenibile senza i mezzi privati e il conseguente rischio di ingorghi e smog post lockdown.
In corso di realizzazione (entro una settimana) la pista light in corso Vittorio Emanuele, senza l’obbligo di installare cordoli da 50 cm di gomma o calcestruzzo ma semplicemente con la segnaletica verticale e orizzontale. Il cantiere interesserà anche la costa sotto il faro San Cataldo e successivamente il lungomare Nazario Sauro, senza compromettere la disponibilità dei posti auto. La rete dedicata alle due ruote sarà ampliata anche in via Amendola, corso Italia, Poggiofranco, San Girolamo, Torre a Mare e in altre zone della città.
Ma a preoccupare i ciclisti è l’assenza di sicurezza. Uscire in bicicletta per fare shopping? Ancora troppo rischioso in assenza di rastrelliere o parcheggi custoditi: “E’ il mezzo più agevole e meno costoso per gli spostamenti urbani – racconta l’associazione di appassionati #salvaciclisti TerreDelSud Bari – la sua diffusione è in costante crescita. La virata post covid sulle ciclabili light è un passo verso le agognate politiche di mobilità eco-sostenibile della nostra città. Il grandissimo problema è la gravissima assenza di stalli per le biciclette, sono oltre tre lustri che lo denunciamo. Esistono Comuni che impongono specifici spazi riservati al parcheggio delle biciclette nei regolamenti edilizi ed altri che sincronizzano i semafori con le biciclette”.
“La bicicletta va sostenuta perché fa bene alla mobilità e alla vivibilità delle città e gli esperti del settore sottolineano che la diffusione della bici cresce in maniera esponenziale dove è presente una diffusa rete di parcheggi custoditi e di rastrelliere blocca telaio”.
“Chiediamo ancora una volta l’amministrazione comunale di Bari a dotarsi di rastrelliere blocca telaio davanti a scuole, università, enti ed amministrazioni pubbliche, ospedali, piazze, centri commerciali, parcheggi di scambio dotate di adeguate telecamere di sorveglianza”, conclude l’associazione #salvaciclisti TerreDelSud Bari.