MARTEDì, 29 APRILE 2025
80,912 ARTICOLI
Dir. resp.:Samantha Dell'Edera
redazione@borderline24.com

Per segnalazioni: +39 375 5535222
80,912 ARTICOLI

Direttore Responsabile: Samantha Dell’Edera
Per segnalazioni:
Cell. +39 375 5535222
Email: redazione@borderline24.com

Coronavirus, l’Istituto superiore della Sanità: “Pronti per una seconda ondata nei mesi più freddi”

Pubblicato da: redazione | Gio, 11 Giugno 2020 - 18:00
coronavirus 118

“Dobbiamo farci trovare preparati a gestire una seconda ondata di contagi, che comunque, se dovesse mai esserci, non ritengo avrà le dimensioni e la portata della prima”. Lo ha detto Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità (Css) e membro del Comitato tecnico scientifico (Cts), durante la trasmissione Agorà, su Rai 3.

“Prevedere se e quando ci sarà una seconda ondata – ha aggiunto – è un esercizio da indovino piuttosto che da scienziati, ma è possibile che con il ritorno dei mesi più freddi, nel tardo autunno o inverno, ci possa essere una ripresa perché il virus circola ancora in molti paesi del mondo, come vediamo dai dati di America Latina e India”.

“C’è uno sforzo internazionale mai registrato prima nella storia dell’umanità – prosegue Locatelli – per un vaccino in grado di conferire immunità di gregge, ovvero una protezione largamente estesa contro il nuovo coronavirus” e “il messaggio è che lo Stato italiano c’è. Farsi trovare pronti per il vaccino è importante”, ha sottolineato. E lo sforzo che si sta facendo “prevede anche alcuni approcci vaccinali molto innovativi. Il nostro governo ha fatto in questo senso investimenti importanti, basti pensare al prodotto di ricerca che sarà sviluppato grazie all’investimento fatto da Ministero della Salute, della Ricerca, Regione Lazio e Cnr”.

Il fatto che i giovani siano meno facilmente contagiabili, ha detto ancora Locatelli, “è materia dibattuta. Se infatti ne abbiamo trovati meno positivi potrebbe anche esser dovuto al fatto che i tamponi sono stati in buona parte fatti sui sintomatici e questo può impattare su una valutazione della diffusione tra i giovani”, che sono invece più spesso asintomatici. Quanto all’uso dei guanti, consigliati in molte linee guida per l’accesso in luoghi pubblici e negozi, per Locatelli “sono controproducenti”. “Sono d’accordo – ha precisato – con la posizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, ovvero che nella popolazione non serve metterli. Una buona e ripetuta igiene delle mani è largamente sostitutiva dei guanti che danno un falso senso di sicurezza. Chi si occupa di questa pandemia – ha concluso – ha anche una responsabilità comunicativa. Serve precisione nei messaggi e sobrietà nel comunicarli”. (Ansa)

© RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE RISERVATA - Borderline24.com
Ti invitiamo a usare i bottoni di condivisione e a non copiare l'articolo.

Prestigioso riconoscimento per la Chirurgia di...

L’Unità Operativa di Chirurgia Generale dell'ospedale Dimiccoli di Barletta, diretta dal...
- 28 Aprile 2025

Scuole sicure, a Bari via a...

A partire da domani martedì 29 aprile, dalle ore 9 alle...
- 28 Aprile 2025

Ancora temporali, poi l’anticiclone africano porta...

Un lunedì con ancora qualche residuo di instabilità e piogge, poi,...
- 28 Aprile 2025

Festa di San Nicola a Bari,...

Si è tenuto oggi il tradizionale appuntamento con il sorteggio utile...
- 28 Aprile 2025