La Procura regionale della Corte dei Conti della Puglia ha disposto l’archiviazione delle contestazioni, formulate nei confronti di alcuni dirigenti medici degli ospedali di Monopoli e Molfetta, relative a presunti danni erariali per le assenze dal servizio.
Si tratta dei medici sottoposti la scorsa estate a misure cautelari nell’ambito di due distinte indagini delle Procure di Bari e Trani, poi sottoposti a procedimento disciplinare e in gran parte licenziati dalla Asl. Lo rendono noto i difensori di alcuni dei medici coinvolti, gli avvocati Michele Laforgia e Saverio Nitti (Polis Avvocati). «Rilevato – si legge nel decreto di archiviazione – che avevano già provveduto a risarcire il danno patrimoniale patito dall’amministrazione danneggiata», la Corte dei Conti ha ritenuto che «non sussistano elementi tali da consentire il proficuo esperimento dell’azione di responsabilità amministrativa, per difetto di danno erariale».Nonostante il risarcimento per i presunti casi di assenteismo dal luogo di lavoro, in alcuni casi di poche ore, la magistratura contabile aveva contestato l’ulteriore danno all’immagine calcolato in sei mensilità dell’ultimo stipendio, in applicazione della cosiddetta «riforma Madia», introdotta nel 2016, prima ancora dell’accertamento della responsabilità in sede penale e indipendentemente dal numero e dalle ragioni delle assenze. La Corte Costituzionale, poi, con la sentenza n.61 del 10 aprile 2020, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale di parte della norma e, sulla base di questa pronuncia della Consulta, la Procura regionale della Corte dei Conti ha archiviato le contestazioni.I procedimenti aperti dalla magistratura contabile pugliese riguardano più di venti medici coinvolti nelle due inchieste delle Procure di Trani e Bari per presunti episodi di assenteismo, molti dei quali arrestati un anno fa e in attesa di giudizio dinanzi ai Tribunali penali.