I primi risultati della sperimentazione di un vaccino contro il Covid-19 testimonierebbero come una singola dose risulti essere ben tollerata e capace di stimolare una buona risposta anticorpale. È quanto si apprende da un post pubblicato su Facebook da Pier Luigi Lopalco, epidemiologo e responsabile del coordinamento emergenze epidemiologiche della Regione Puglia, che riporta i dati pubblicati sulla rivista scientifica Lancet e relativi ai risultati di una sperimentazione in Fase 1 realizzata da un gruppo di ricercatori cinesi.
“Si tratta di un vaccino basato su un adenovirus non replicante (come se fosse un virus ucciso), modificato per diventare vettore della proteina spike del SARS-CoV-2 – si legge nella nota – In pratica, una sorta di guscio vuoto da cui spuntano le proteine del Coronavirus”. Secondo quanto riportato da Lopalco, dai dati di questo primo studio, dai quali sarebbe emersa una risposta positiva degli anticorpi, sono stati selezionati i dosaggi da utilizzare per la Fase 2 della sperimentazione. “Come sottolineano gli scienziati – prosegue l’epidemiologo – ancora non si sa se la presenza di anticorpi, inclusi anticorpi neutralizzanti (il 75% dei vaccinati li aveva) effettivamente induca protezione e per quanto tempo. Ecco perché si valutano nella risposta anche altri parametri immunologici come la risposta cosiddetta cellulo-mediata”.
Un tema complesso, dunque, per il quale la scienza sta lavorando incessantemente e con risultati decisamente incoraggianti, come precisa lo stesso consulente della Regione Puglia, che, in ultima battuta, sottolinea come sia “necessario attendere evidenze più solide per cantare vittoria”.