Stressate, ansiose, stanche, ma anche felici e grate per il tempo da trascorrere con i figli. È così che si sentono le mamme pugliesi alle prese con il binomio genitorialità e didattica a distanza. In Italia, sono circa 5,4 milioni le donne occupate chiamate a conciliare il lavoro con il proprio ruolo di madre e di queste, una su tre ha almeno un figlio con meno di 15 anni. Il lockdown conseguente alla diffusione del Coronavirus ha indubbiamente stravolto le abitudini delle famiglie, dove bambini, ragazzi e genitori si sono ritrovati all’improvviso a condividere momenti che prima erano riservati ad ambiti e compagnie differenti.
L’esempio più concreto è quello che riguarda la scuola, cui prima spettava il compito di seguire i ragazzi negli studi e che, a causa dell’emergenza sanitaria, ha delegato in gran parte questa mansione alle famiglie. Onere che, a quanto pare, sta pesando in larga parte sulle mamme: secondo i dati emersi da una ricerca effettuata dalla Fondazione Studi dei consulenti del lavoro, durante il lockdown le mamme hanno, infatti, lavorato, in media, più dei papà. “Mi sento abbastanza stanca. Gestire il lavoro da casa, con i bambini che in contemporanea hanno le video lezioni, con tutte le difficoltà connesse, non è semplice. Durante una lezione ci sono difficoltà che i bambini delle elementari e delle prime classi della media non sanno risolvere. Bisogna intervenire spesso e si perde la concentrazione”, ha commentato una mamma precisando come sia difficile riportare i bambini alla realtà e alla dimensione dello studio, che poco viene percepita con le video lezioni.
“Il mio lavoro, essendo un’attività di prima necessità, mi teneva impegnata 12 ore al giorno, senza darmi il tempo nemmeno per mangiare. A casa, mia figlia più piccola non riusciva ad accedere alle video lezioni e per questo la più grande doveva lasciare spesso il suo lavoro per aiutarla. Nonostante questo, la piccola ha perso parecchie lezioni”, ha commentato un’altra mamma. Tante le difficoltà, dunque, spesso tradotte in rabbia e frustrazione, come nel caso di un’altra lavoratrice: “Sono molto arrabbiata perché coniugare lavoro e didattica a distanza non è semplice. Fortunatamente nella prima fase ho lavorato da casa, con tutte le difficoltà del caso, ma dai primi di maggio sono spesso costretta ad andare in ufficio. Come faccio a supportare mio figlio nel percorso scolastico dovendo anche lavorare? Corro il rischio di dover compiere una scelta”.
In effetti, i dati della ricerca raccontano che, a causa della difficoltà di gestione del momento, molte donne temono di ritrovarsi di fronte alla necessità di abbandonare il lavoro. Tuttavia, tante solo le donne per cui, nonostante le difficoltà connesse al lockdown, il tempo trascorso in casa è stato anche un dono prezioso. “Dopo 15 anni, per la prima volta sono ferma e di questa situazione colgo il lato positivo: stare più tempo con i bimbi, supportarli nello studio, vederli felici con la mamma e godere del tempo in più con il papà e, infine, provare a non rincorrere più la vita”, ha commentato un’altra mamma lavoratrice. “Questo periodo è un regalo per me, abbiamo il tempo di stare insieme, fare lunghe colazioni, giocare e leggere. La scuola fa un lavoro bellissimo, funziona bene anche a distanza, l’unica cosa che manca tanto è la possibilità di vedere gli amici” – è il racconto di un’altra donna. “L’avvio della didattica a distanza ha portato una certa regolarità, non ho avuto grossi problemi sotto questo punto di vista. Il rapporto con le mie figlie, durante questo periodo, è diventato più giocoso. Le prime settimane non si aspettavano una cosa del genere, ma poi è giunta la consapevolezza e, dopo un iniziale smarrimento, non è andata così male. Nonostante pesi molto non essere liberi di uscire con la stessa spensieratezza di prima, la pandemia mi ha aiutata a scoprire la bellezza delle piccole cose, quelle che fanno la normalità” – ha concluso infine una donna, madre di due figlie.
Insomma, per le mamme non è certo un periodo facile e secondo molte di loro andrebbero rivisitati a monte i modelli di vita per permettere ai genitori di poter coniugare realmente famiglia e lavoro. Per molte donne, inoltre, i disagi continueranno, soprattutto considerando che non si ha ancora piena consapevolezza di quanto durerà l’emergenza e delle misure che verranno attuate in favore delle famiglie.
(Foto: Ansa)