«Abbiamo ultimato il Dpcm con le norme attuative, affrontiamo la fase 2 con la voglia di ricominciare, ma con prudenza. I dati delle curve epidemiologiche sono incoraggianti, siamo nelle condizioni di attraversare questa fase con fiducia e senso di responsabilità»: con queste parole il presidente del Consiglio Giuseppe Conte si è rivolto agli italiani in una conferenza stampa che si è svolta, questa sera, dopo una riunione in videoconferenza della Cabina di regia tra governo ed enti locali. Conte ha precisato che il dialogo con gli enti locali sarà fondamentale. «Stiamo affrontando un rischio calcolato, con la consapevolezza che la curva epidemiologica possa tornare a salire. La vita e la salute dei cittadini restano valori non negoziabili ma dobbiamo declinarli diversamente, altrimenti non potremo mai ripartire fino al vaccino, cosa che non possiamo permetterci».
Da lunedì, ha annunciato Conte, non serviranno più autocertificazioni per spostarsi all’interno della propria Regione e sarà possibile incontrare gli amici. Resta però il divieto di uscire di casa per chi è positivo o in quarantena, o ha sintomi compatibili con chi ha Covid 19. Resta anche il divieto di assembramento, e occorre mantenere la distanza di un metro. «Raccomandiamo di portare sempre la mascherina, di indossarla sempre al chiuso, e anche all’aperto se c’è il rischio o l’impossiblità di rispettare le distanze», ha poi aggiunto il premier. Dal 3 giugno sarà possibile invece spostarsi anche da e per altri Stati Europei: «Questo getterà le premesse per una ripresa del turismo», ha detto Conte.
Dal 25 maggio riapertura di palestre, piscine e centri sportivi; dal 15 giugno teatri e cinema.
Nel pomeriggio il presidente Mattarella ha firmato il decreto legge sulle riaperture: il governo illustra ora il Dpcm attuativo, così che le Regioni possano predisporre le ordinanze regionali per disciplinare le riaperture a partire da lunedì 18 maggio.