Il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto-legge che introduce ulteriori misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19. Dal 18 maggio al 31 luglio, con appositi decreti od ordinanze (statali, regionali o comunali) possono essere disciplinati gli spostamenti delle persone fisiche e le modalità di svolgimento delle attività economiche, produttive e sociali.
A partire dal 18 maggio gli spostamenti delle persone all’interno del territorio della stessa regione non saranno soggetti ad alcuna limitazione. Fino al 2 giugno restano vietati gli spostamenti, con mezzi di trasporto pubblici e privati, in una regione diversa rispetto a quella in cui attualmente ci si trova, così come quelli da e per l’estero, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza o per motivi di salute; resta in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.
La quarantena precauzionale è applicata con provvedimento dell’autorità sanitaria ai soggetti che hanno avuto contatti stretti con casi confermati di soggetti positivi al virus COVID-19. Resta vietato, l’assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico. Le funzioni religiose con la partecipazione di persone si svolgono nel rispetto dei protocolli sottoscritti dal Governo e dalle rispettive confessioni, contenenti le misure idonee a prevenire il rischio di contagio.
L’accordo tra governo e regioni. Le attività commerciali che riaprono da lunedì devono disporre di prodotti igienizzanti per disinfettare sempre le mani. E obbligo di mascherine quasi sempre. Prenotazione consigliata per cenare, andare a farsi i capelli, e anche in spiaggia. Interessante l’indicazione generalizzata di conservare per 14 giorni il nominativo dei clienti che hanno prenotato. Possibilità di misurare la temperatura a tutti impedendo l’accesso a chi ha più di 37,5. Ma soprattutto, la distanza interpersonale minima, che deve esserci sempre ma scende a 1 metro.
Stabilimenti e spiagge. La distanza minima tra le persone è sempre di un metro, ma intorno a ogni ombrellone dovranno esserci 10 metri quadri, all’incirca 3 metri lineari tra un ombrellone e l’altro. Sì a racchettoni, nuoto, surf. Per le spiagge libere ci si affida alla responsabilità individuale.
Bar e ristoranti. Niente più buffet, distanza di un metro tra clienti. Meglio privilegiare la prenotazione e il servizio all’esterno, favorire il ricambio d’aria ed escludere la funzione di ricircolo dell’aria per i condizionatori. Mascherina obbligatoria sia per il personale che per i clienti, quando non sono seduti al tavolo.
Parrucchieri, barbieri ed estetisti. Obbligatorio di mascherine senza valvola e visiere protettive per gli estetisti. Vietati l’uso di sauna, bagno turco e idromassaggio. Non sarà consentito trattenersi nei locali.
Abbigliamento. distanza di un metro e con la mascherina. Uso dei guanti per toccare i vestiti da provare. Palestre. La distanza interpersonale diventa di 2 metri durante l’attività fisica. Piscine. Distanziamento di 1 metro, negli spogliatoi gli indumenti e gli effetti personali vanno sempre chiusi nella borsa. QUI IL PDF CON LE LINEE GUIDA