“Se non rispetteremo le restrizioni, altro che passeggiate sul lungomare, cibo da asporto e congiunti. Saremo costretti a richiudere tutto e chissà per quanto altro tempo ancora”. A scriverlo è il sindaco di Bari, Antonio Decaro, che attraverso i social network cerca di sensibilizzare i cittadini a rispettare le norme sanitarie della fase due da coronavirus.
“L’anno prossimo – continua Decaro – torneranno le Frecce tricolori e spero potremo tornare a stare così, in 300 mila sul lungomare. Oggi però dobbiamo avere pazienza, aspettare ed essere cauti. Non ci assembriamo, non stiamo tutti insieme per strada e negli spazi pubblici. Godiamoci un poco alla volta un pezzetto di libertà che ci siamo riconquistati. Ricordiamoci che è una libertà condizionata. Dobbiamo resistere”.
Dopo gli assembramenti di ieri, 8 maggio, sulla litoranea del capoluogo pugliese, Decaro ha chiesto un maggiore presidio da parte delle forze dell’ordine. Nel pomeriggio di oggi, si registra una intensificazione dei controlli da parte di carabinieri e polizia locale, con posti di blocco dedicati esclusivamente ai pedoni: in tanti passeggiano o corrono senza mascherina e mentre sul lungomare Nazario Sauro sembrano diminuiti i baresi a spasso si registrano decine di gruppi di giovani a Pane e pomodoro.
Proprio nella spiaggia pubblica si registra in mattinata un intervento massivo dei carabinieri che hanno obbligato tutti i presenti a non sostare come indicato nel dpcm del Governo. Poco dopo però perfino il nuovo campo da ping pong è stato utilizzato come panchina per godere delle temperature primaverili a poca distanza dal mare.
Mentre si ritorna lentamente alla normalità, il coronavirus è ancora presente in città come comunicato dalla Prefettura: 163 i positivi e ci sono altre 52 persone in isolamento. Secondo i dati della Prefettura (che tengono in considerazione anche dei contagi avvenuti nelle residenze per anziani) è Carrassi il quartiere con maggiori contagi. Se ne registrano 21 e 5 persone in isolamento.