A causa di uno stato di agitazione a livello nazionale indetto dalle organizzazioni sindacali S.I. Cobas, l’operatività di FedEx Express e TNT in Italia sta subendo significativi impatti, con particolare riferimento alle consegne domestiche. A spiegare quanto sta accadendo la stessa società di consegna. “In data 3 maggio 2020, al termine di una lunga negoziazione con il sindacato autonomo S.I. Cobas per riorganizzare la forza lavoro presso un nostro Hub, abbiamo temporaneamente interrotto, nel pieno rispetto delle leggi italiane sul lavoro, l’utilizzo di personale in somministrazione che opera in qualità di handler in tale struttura. Il personale in questione non è stato licenziato, bensì mantiene il proprio contratto a tempo indeterminato con l’agenzia per il lavoro – si legge nella comunicazione – Questa decisione è stata motivata dal calo di volumi registrato in concomitanza con l’emergenza sanitaria COVID-19 e si è resa necessaria per garantire il puntuale rispetto della normativa in materia di sicurezza e distanziamento sociale all’interno del luogo di lavoro”.
Sono partiti gli scioperi dei lavoratori e i blocchi quindi su tutto il territorio nazionale. “Il protrarsi dei blocchi in diversi Hub e filiali – continua la nota – ci impedisce, nostro malgrado, di offrire un servizio all’altezza delle sue aspettative, costringendoci a limitare temporaneamente il ritiro delle spedizioni nazionali. Il servizio nazionale Premium 10:00 Express rimane operativo, così come il ritiro e la consegna delle spedizioni urgenti ed essenziali in ambito sanitario”.