La Banca popolare di Bari si rifiuta di risarcire gli azionisti danneggiati, nonostante le condanne dell’Arbitro per le controversie finanziarie (Acf) della Consob. La denuncia arriva da uno degli studi legali che rappresentano le migliaia di risparmiatori dell’istituto di credito barese che lamentano di essere stati indotti con l’inganno ad acquistare azioni e obbligazioni.
La Popolare di Bari è stata commissariata il 13 dicembre 2019 e il 31 gennaio i suoi ex amministratori sono stati arrestati su disposizione della magistratura barese per falso in bilancio e ostacolo alla vigilanza anche con riferimento alla questione della vendita dei titoli azionari. Gli avvocati milanesi Pier Antonio Rossetti e Gina Acciardi, legali di un risparmiatore, spiegano che «nel 2010 la Banca popolare di Bari induceva l’investitore, un pensionato privo di conoscenze in materia finanziaria, a sottoscrivere titoli azionari caratterizzati da illiquidità ed alta rischiosità. Tali titoli – secondo i legali – non erano però in linea al suo profilo di rischio e l’investitore apprendeva che i titoli acquistati erano altamente rischiosi ed illiquidi soltanto nel 2016, quando il valore delle sue azioni cominciava a precipitare rovinosamente. Nello stesso anno l’investitore impartiva ordine di vendita dei suoi titoli ma – proseguono gli avvocati – ad oggi gli stessi non sono stati ancora negoziati». «L’Acf – spiegano i legali – accertava la scorrettezza del comportamento tenuto dalla banca, rilevando ‘il mancato adempimento degli obblighi informativì, e la condannava al risarcimento dei danni in favore dell’azionista. Tuttavia, la Banca popolare di Bari rifiutava di dare esecuzione alla pronuncia dell’Arbitro».
Quella del risparmiatore lombardo, evidenziano i legali, è solo una delle condanne alle quali l’istituto bancario barese non ha ottemperato. Solo nell’ultimo anno, scorrendo l’elenco degli intermediari inadempienti fornito dall’Acf, se ne contano più di cento attribuite alla Banca popolare di Bari.