Per la “fase 2” la Regione Puglia sta organizzando un piano per abbattere le liste di attesa, dopo la sospensione forzata di viste ed esami per due mesi per l’emergenza coronavirus. Lo ha riferito il direttore del dipartimento Salute, Vito Montanaro, ascoltato in commissione consiliare Sanità.
Montanaro ha spiegato che ieri c’è stata una riunione con i direttori sanitari e i responsabili aziendali delle liste di attesa ed è stato fatto un monitoraggio del numero di prestazioni non effettuate nei due mesi di blocco. Successivamente alla quantificazione ed alla suddivisione per disciplina di visite ed esami, fermo restando che al momento è ancora sospesa l’attività dei Centri di prenotazione, lo smaltimento delle liste di attesa avverrà principalmente nelle strutture pubbliche con l’aiuto di quelle private convenzionate, utilizzando il budget disponibile da recuperare spalmandolo su un allargamento di ore e giorni di servizio, se necessario tenendo aperti i reparti anche di sera e nei weekend. Saranno le Asl a contattare direttamente chi, prima dell’emergenza, aveva prenotato l’esame. Montanaro ha poi affrontato il tema delle Usca, le unità di medici per l’assistenza domiciliare ai pazienti Covid, è ammesso che ci sono “difficoltà di avvio del servizio per la rinuncia dei medici ad entrare a far parte delle unità”. Come soluzione ha prospettato l’integrazione con gli infermieri dei gruppi.