Un accordo tra l’azienda Amiu e il Comune di Bari che consenta a imprenditori e commercianti di effettuare sanificazioni certificate per gli esercizi commerciali. Sette consiglieri comunali Pd di Bari hanno richiesto al sindaco Antonio Decaro un piano speciale per consentire a tutti di riprendere in sicurezza le attività e non gravare ulteriormente sui bilanci già in crisi. La lettera è firmata da Michelangelo Cavone, Micaela Paparella, Nicola Amoruso, Domenico Scaramuzzi, Marco Bronzini, Elisabetta Vaccarella, Pierluigi Introna.
“Nelle giornate precedenti – si legge nel documento – il comune di Bari ha presentato il piano Open, il commercio riapre a Bari”, un progetto utile a sostenere il rilancio e la fase di ripartenza del commercio della città di Bari, gravemente colpita dal lockdown determinato dalla diffusione del virus covid 19, alla pari di tutte le altre città d’Italia, con iniziative utili alla riapertura delle attività commerciali, ma anche fondi a sostegno di chi è rimasto chiuso in questo periodo.
Con l’ordinanza regionale N. 214 del registro della Regione Puglia del 28/04/2020, è consentito agli esercizi commerciali e bar, già in data odierna, di riprendere l’attività di commercio e somministrazione, attraverso il servizio di asporto e consegne a domicilio nel rispetto delle norme per evitare il contagio.
La cd. fase 2, che avrà inizio nei prossimi giorni, ci vedrà costretti a convivere con il Covid-19, e questo comporterà accorgimenti per tutelare la salute dei cittadini. Tra questi l’obbligo da parte degli imprenditori di igienizzare gli ambienti due volte al dì, e si paleserà l’esigenza (non obbligatoria) di sanificare gli esercizi commerciali periodicamente.
Le richieste. Un accordo che venga firmato tra l’azienda Amiu e il Comune di Bari sulle sanificazioni certificate per gli esercizi commerciali. Un accordo che prevede la possibilità da parte degli imprenditori e commercianti di poter sanificare gli ambienti di lavoro attraverso i fondi a sostegno che metterà a disposizione l’amministrazione comunale in modo che l’esercente a titolo gratuito o ad un costo calmierato possa effettuare tale utile ed indispensabile servizio. Che venga attivato un numero verde per accedere facilmente al servizio e chiedere informazioni utili”.