La Siciliani Carni S.p.A. si prepara a ripartire in condizioni di massima sicurezza, attraverso un protocollo rigoroso, di concerto con le autorità sanitarie e di controllo. Una riapertura graduale che avverrà a partire da sabato 2 maggio, dopo aver effettuato un doppio screening – prima a mezzo tamponi e poi mediante test sierologici – su tutti i lavoratori che avranno accesso in stabilimento. Secondo gli ultimi dati diffusi tre giorni fa, i casi positivi sono 71.
Siciliani Carni, ha adottato fin dal 16 marzo tutte le procedure di sicurezza indicate a livello nazionale, fra cui lo smart working, la misurazione della temperatura all’ingresso, il distanziamento sociale, la sanificazione straordinaria degli ambienti, la fornitura di DPI.
Nonostante le procedure di sicurezza adottate, la Società ha dovuto affrontare una situazione di criticità derivante dal riscontro di positività al COVID-19. In stretto coordinamento con le autorità sanitarie, dopo aver individuato le prime positività, l’azienda ha deciso, in modo responsabile e rigoroso, di sospendere l’attività del reparto interessato, sottoponendo i relativi lavoratori al test diagnostico tramite tampone orofaringeo per individuare i positivi e procedere al loro isolamento. Tale strategia di screening è stata successivamente estesa a tutto il personale rimanente. Una decisione che ha comportato un importante investimento, ma che si è ritenuta necessaria allo scopo di tutelare in primis la salute dei lavoratori, visto che la stragrande maggioranza di coloro che sono risultati positivi dopo i primi tamponi erano, di fatto, completamente asintomatici e in perfette condizioni di salute. In assenza di tale screening, dunque, tutti gli asintomatici avrebbero continuato regolarmente la loro vita rischiando di diffondere il contagio.
Lo scorso 23 aprile, alla luce dei risultati dei primi tamponi, la Siciliani Carni S.p.A., per senso di responsabilità, senza che fosse intervenuto alcun provvedimento delle autorità preposte, ha deciso in assoluta autonomia di sospendere la propria attività per avere il quadro completo della situazione sanitaria. Acquisiti tali risultati, in un’ottica estremamente prudenziale e di concerto con le autorità sanitarie, la Società ha anche deciso di eseguire un ulteriore screening, mediante test sierologici, sui soggetti già risultati negativi al tampone. Tanto al fine di assicurare la riammissione in stabilimento dei soli soggetti non affetti da COVID-19.
L’azienda ha dunque adottato un livello di controllo capillare che poche altre aziende possono vantare a livello nazionale. Una scelta impegnativa ma coerente con la filosofia e i principi aziendali.
Ora, dopo aver definito un ulteriore rafforzamento del proprio protocollo, in perfetta sintonia con le autorità sanitarie, si prepara a far ripartire la macchina aziendale, consapevole di giocare un ruolo imprescindibile all’interno della filiera agroalimentare, operando in un settore essenziale nell’attuale emergenza sanitaria nazionale.
A tutela dei consumatori, si ribadisce quanto già chiarito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dall’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare: cibo e carni non sono e non possono essere fonte o veicolo di trasmissione del virus. L’azienda desidera fortemente ringraziare tutte le maestranze per aver collaborato a superare insieme un momento difficile.