«I comuni rischiano di andare in default». Così Antonio De Caro, sindaco di Bari e presidente Anci, ospite di 24 Mattino su Radio 24 aggiungendo che i comuni hanno chiesto al governo 5 miliardi che ne ha assicurati tre.
«Le entrate dei comuni sono per un 27% trasferimenti dello Stato, ma per più del 70% sono entrate proprie dei comuni che noi chiamiamo capacità fiscale», ovvero «tasse, imposte e multe». Al governo «chiediamo 5 miliardi, come stima prudenziale, perché abbiamo fatto un calcolo – spiega Decaro – ci sono tasse che non verranno pagate perché ci sono aziende che non riapriranno; ci saranno persone che non potranno o non vorranno pagare; ci sono tasse che non ci vengono pagate per i servizi non fruibili come la mensa o il trasporto scolastici, o la tassa sulla pubblicità, e non ci sono multe non circolando automobili. E poi ci sono tasse che noi non vogliamo far pagare, come la tassa sull’occupazione del suolo pubblico per bar e ristoranti e la tassa sui rifiuti per attività chiuse non per scelta loro ma per l’emergenza sanitaria». «A noi hanno assicurato 3 miliardi di euro di quei 5 miliardi e un tavolo di monitoraggio per verificare la ridotta capacità fiscale. Da dove devono arrivare quei soldi? Da tutti i posti da cui possono arrivare. Se superiamo il problema ideologico del Mes – sottolinea Decaro – possiamo usare quelle risorse per la sanità e si liberano risorse da utilizzare in maniera diversa».