La Cina ha annunciato di aver sequestrato in totale circa 89 milioni di mascherine non conformi. Un annuncio che arriva nel pieno delle polemiche sulla qualità delle attrezzature esportate da Pechino, divenuto il principale esportatore mondiale di attrezzatura medica per la lotta al virus.
Da diversi paesi europei, tra i quali Spagna, Paesi Bassi e Finlandia, sono arrivate infatti proteste e polemiche per le forniture di materiali non conformi agli standard stabiliti nei paesi. Per questo da Pechino è partita una vasta operazione di controllo e monitoraggio di tutto il materiale inviato dalle mascherine alle tute fino ai disinfettanti. Il Governo ha reso noto di aver sequestrato, da venerdì, oltre alle mascherine, anche 418 mila dispositivi di protezione e disinfettanti. Merce per un valore stimato di 7,6 milioni di yuan (quasi un milione di euro). Anche la Regione Puglia sta effettuando acquisti diretti dalla Cina di Dpi.