Più di 100 scuole danza da tutta la Puglia si sono unite in questo delicato durante l’emergenza coronavirus per rivendicare il valore e l’importanza sociale della propria attività formativa. Con l’appello alle istituzioni nel chiedere al più presto degli interventi adeguati che possano tutelare prima di tutto la salute degli utenti ma anche tutelare l’attività professionale dei diretti interessati e delle aziende legate alla danza.
“Il sindaco di Bari Antonio Decaro, gli Assessori Piemontese e Petruzzelli, il governo sono stati destinatari di richieste ben precise da parte degli operatori del settore: sostenere e aiutare le associazioni sportive nelle opere di sanificazione degli ambienti, nell’organizzazione di attività all’aperto intercedendo con la Siae e concedendo a titolo gratuito gli spazi per il 2020 per favorire la promozione e la ripresa delle attività, accelerare le pratiche per il sostegno dei collaboratori sportivi che ad oggi non hanno visto ancora il sussidio per marzo, definire i requisti per il credito sportivo ad oggi ancora indefinito, incentivare la pratica sportiva con la realizzazione di vouchers per i cittadini. Richieste concrete per riprendere e tutelare la comunità”.
“Non aiutare la danza significa fermare non solo l’attività formativa e sociale delle associazioni, ma fermare anche le attività dei teatri, dei fotografi di scena, delle aziende dei costumi, dei service audio luci, delle aziende pubblicitarie, di tutto un settore che supporta l’economia nazionale e che oggi si trova in ginocchio e si rifiuta di continuare a essere trattato da Cenerentola”. Ecco il il video realizzato da Clarissa Lapolla per dar voce al mondo della danza pugliese.
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