La ripartenza per la “fase 2” delle attività commerciali e aziende sarà regolata da misure molto rigide. Il Corriere della Sera anticipa le principali novità del via liberà che potrebbe arrivare già dall’11 maggio. Ma su 115 punti vendita al dettaglio il 10% rischia di rimanere con le saracinesche abbassate.
La misura di riferimento del governo è di 40 metri quadri. Serve a stabilire quanti dipendenti possono essere presenti e a regolare l’ingresso dei cliente mantenendo la distanza di almeno un metro. Il personale dovrà indossare la mascherina e i guanti.
Preferibile l’installazione di un dispenser per l’erogazione del disinfettante all’ingresso. In ogni caso sarà obbligatorio averlo vicino a casse, tastiere, schermi touch e sistemi di pagamento. La pulizia dovrà essere fatta due volte al giorno: all’apertura e alla pausa. Con la raccomandazione di disanificare vestiti e scarpe che saranno provati dai clienti e non acquistati.
A rischiare maggiormente la serrata fino al 18 maggio sono parrucchieri, barbieri e centri estetici. Si potrà andare solo su appuntamento e il rapporto tra personale e cliente dovrà essere di uno a uno. In questo caso l’indice di rischio è altissimo come nei laboratori medici.