Dopo aver comunicato lo scorso 14 aprile che la produzione era stata gradualmente riattivata negli stabilimenti in Spagna (Burgos, Bilbao e Puente San Miguel) e in Russia (Ulyanovsk) Bridgestone Emia annuncia di aver ripreso la produzione lunedì 20 aprile nei suoi impianti a Bari, Lanklaar (Belgio) e Béthune (Francia).
Con queste riaperture l’intera rete industriale Emia di Bridgestone risulta di nuovo in attività, ad eccezione dei suoi impianti in India e Sudafrica, che per ora rimangono chiusi. La decisione di fermare la produzione – si legge nella nota del colosso giapponese della gomma, numero uno al mondo compresi i suoi marchi Firestone e Nokian – era stata presa inizialmente a causa del forte calo della domanda di pneumatici causato dalla pandemia di Covid-19. «Poiché le esigenze delle aziende e dei clienti di Bridgestone – precisa il Gruppo giapponese – stanno riprendendo a crescere, la società ha deciso di riavviare la produzione per garantire forniture adeguate».
Salute e sicurezza dei dipendenti negli impianti riaperti rimangono una priorità assoluta per Bridgestone. Oltre al rigoroso rispetto delle linee guida e le raccomandazioni dei Centri Cdc, dell’Oms e delle normative dei Paesi in cui opera, Bridgestone ha messo in atto procedure e controlli per garantire separazione fisica e adeguata protezione del proprio personale.