Da Firenze a Bari cresce il dissenso degli imprenditori per lo stop forzato al commercio a causa delle restrizioni legate all’emergenza coronavirus. Dopo gli sfoghi sui social network sulle difficoltà economiche e l’aumento dei debiti, sono state annunciate altre iniziative di protesta: “Siccome siete più bravi di noi vi portiamo le chiavi dei nostri locali”. Come gesto simbolico saranno accese le insegne ed è stata annunciata l’intenzione di lasciare le chiavi al sindaco Antonio Decaro.
Si tratta di movimento spontaneo che vede uniti ristoratori, agroristoratori, pizzaioli, pasticceri e baristi: “Per il bene di tutta la categoria – scrive il gruppo Risorgimento Italia – stiamo lottando sino all’ultimo respiro. Il 28 Aprile alle 21 accenderemo le insegne dei nostri locali come simbolo di rinascita ma il giorno successivo andremo dal sindaco a consegnare le chiavi dei nostri locali Risorgimento Italia. Farci aprire in queste condizioni vuol dire farci morire, bisogna capire e studiare in che modo possiamo aprire ma in condizioni sostenibili. Per fare questo gli organi competenti devono farci parlare perché siamo noi imprese il cuore del paese, siamo noi che lavoriamo 14-16 ore al giorno. Se questo non accade entro martedì prossimo, il giorno 29 consegneremo le chiavi”.