Sono stati più di 6 mila i controlli effettuati dalle forze dell’ordine nello scorso fine settimana, all’interno della Città Metropolitana di Bari, nell’ambito del monitoraggio del rispetto delle misure adottate per il contenimento del contagio da Covid-19. Tra le sole giornate di sabato e domenica, sono state 379 le sanzioni elevate nei confronti di cittadini colpevoli di aver violato le restrizioni previste dall’ultimo decreto emanato dal governo.
Un numero a cui si aggiungono 3 sanzioni elevate nei confronti di titolari di esercizi commerciali – a fronte di più di 500 controlli – e di 2 denunce per falsa attestazione o dichiarazione a Pubblico Ufficiale. Dati che, dopo il picco di controlli e sanzioni elevate nelle giornate di Pasqua e di Pasquetta, rivelano comunque un generale atteggiamento di maggiore leggerezza da parte dei cittadini dell’Area Metropolitana, che nelle ultime settimane sembrano soffrire maggiormente delle restrizioni imposte e, sempre più spesso, si rendono protagonisti di uscite non necessarie e, addirittura, tentativi di evasione dei controlli.
Un atteggiamento già stigmatizzato, negli scorsi giorni, dal primo cittadino di Bari, Antonio Decaro che, in un lungo post pubblicato domenica scorsa sulla sua pagina Facebook, aveva sottolineato come le città sembrano essersi rimesse, incautamente, in moto. “I controlli delle forze dell’ordine non bastano a coprire tutto il territorio cittadino”, era stato il commento di Decaro, che descriveva scene quotidiane fatte di automobili in circolazione, persone per strada, mercati di nuovo affollati. “Sembra che niente sia successo e che quel 4 maggio questo infido virus di colpo sparirà – proseguiva il post – Così purtroppo non è e non sarà nonostante la legittima voglia di ognuno di noi di tornare alla vita di tutti i giorni. Perché il contagio non si fermerà se non saremo prudenti, se non proteggeremo noi stessi e gli altri”.
Parole che sembrano confermate da un dato settimanale che parla di 1162 sanzioni elevate ai cittadini dell’area Metropolitana e che, al contempo, sembrano anticipare il monito giunto questa mattina direttamente dal Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte che ha riconosciuto la stanchezza degli italiani, chiedendo tuttavia un ulteriore sforzo collettivo.