“In questi giorni tutti parliamo della cosiddetta Fase 2. Torneremo ad uscire? Riaprirà il bar sotto casa? Si potrà andare al mare o a giocare nei parchi?Questo ancora non è ben chiaro a nessuno”. A parlare è il sindaco Antonio Decaro in un lungo post su Facebook. Annunciando che il Governo ieri ha confermato le restrizioni fino al 3 maggio. Dal 4 maggio alcune restrizioni saranno eliminate.
“Di questo – scrive ancora Decaro – stiamo tutti comprensibilmente gioendo ma io che sono sempre stato sincero con voi, quando sono scontento, quando mi commuovo o quando mi arrabbio, non posso nascondervi la mia preoccupazione.Si ripartirà dai settori della manifattura e delle costruzioni. Noi sindaci abbiamo chiesto al governo linee guida nazionali, per aziende e cantieri, sulle distanze, sull’utilizzo di guanti, mascherine, termoscanner e test sierologici. Linee guida che saranno ancora più importanti quando riapriranno le altre attività come i negozi, i bar e i ristoranti. Si useranno i guanti o il gel igienizzante all’ingresso delle attività? Le mascherine saranno obbligatorie? E ci sono per tutti? Il caffè si potrà consumare seduti al tavolino o solo al bancone? Nella tazzina in ceramica o in quella monouso? Quante persone potranno salire sui bus? In spiaggia basterà stare distanti? E nella spiaggia libera dobbiamo controllare gli accessi?Queste sono le indicazioni che devono arrivare attraverso le valutazioni delle autorità sanitarie nazionali”.
Decaro chiede quindi certezza sulle misure di protezione e di distanziamento sociale per evitare di ritrovarsi in emergenza sanitaria.
“In questi giorni le città, in alcune ore, sembrano essersi rimesse in moto e i controlli delle forze dell’ordine non bastano a coprire tutto il territorio cittadino. Automobili in circolazione, persone per strada, mercati affollati. Sembra che niente sia successo e che quel 4 maggio questo infido virus di colpo scomparirà – conclude – Cosí purtroppo non è e non sarà e nonostante la legittima voglia di ognuno di noi di tornare alla vita di tutti i giorni, questo non sarà possibile. Non sarà possibile il 4 maggio, né il 4 giugno, né il 4 luglio e per parecchio tempo ancora. Perché il contagio non si fermerà fino a quando non ci sarà un vaccino. Perché il contagio non si fermerà se non saremo prudenti, se non proteggeremo noi stessi e gli altri.Perché la ricaduta, come diceva mia nonna, può essere più amara della malattia”.
Decaro lancia un appello ai cittadini.”Vorrei che insieme a me vi preoccupaste per la nostra città. Perché vorrei che foste più cauti e anche se abbiamo tutti voglia di tornare alla nostra vita normale vi chiedo di stringere i denti, di non uscire da casa se non è necessario, anche se fuori c’è il sole, vi chiedo di rinunciare ad un pezzo di libertà adesso per tornare a vivere più forti dopo”.