La Procura di Bari ha delegato i carabinieri a segnalare al Comune di Monopoli e all’Ordine dei medici l’attività del centro di chirurgia plastica di Monopoli dove sabato scorso è deceduta la 37enne di Bisceglie Alessia Ferrante subito dopo l’anestesia per sottoporsi ad un intervento di liposuzione. Il sospetto degli inquirenti baresi è che il poliambulatorio privato fosse rimasto aperto per eseguire interventi non urgenti nonostante le disposizioni del Governo per l’emergenza coronavirus.
A questo scopo il pm che coordina le indagini, Gaetano De Bari, ha disposto il sequestro del computer della struttura per accertare quali e quanti interventi siano stati eseguiti nelle ultime settimane. L’eventuale provvedimento di sospensione o chiusura dell’attività è di competenza dell’autorità amministrativa ed è per questo che la Procura ha segnalato il caso al Comune. La segnalazione all’ordine riguarda, invece, l’eventuale apertura di un procedimento disciplinare nei confronti del medico, il chirurgo plastico Francesco Reho, indagato per omicidio colposo. Intanto le indagini sul decesso della 37enne continuano.
Il pm ha fatto sequestrare anche il telefono del medico per verificare l’orario in cui ha chiamato i soccorsi dopo il malore della paziente e nei prossimi giorni lo convocherà per sentirlo nuovamente. Accertamenti sono in corso anche per verificare se la 37enne assumesse farmaci che potrebbe aver interagito con l’anestesia, causandole l’arresto cardiaco che l’ha uccisa. A chiarire le cause della morte sarà comunque l’autopsia, prevista per giovedì pomeriggio nel Policlinico di Bari. La Procura ha nominato il medico legale Liliana Innamorato e uno specialista chirurgo plastico, mentre l’indagato ha nominato come consulente di parte il professor Francesco Introna.