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Scarcelle, dalla tradizione pugliese alla tavola pasquale di tutti gli italiani

Pubblicato da: Francesca Emilio | Dom, 12 Aprile 2020 - 09:30

L’emergenza sanitaria e le restrizioni non fermano le tradizioni pugliesi, soprattutto a tavola. Tanti coloro che, in questi giorni di festa, si cimentano con un’altra sfida importante: quella ai fornelli e, nello specifico, quella della preparazione dei pranzi per le festività pasquali. Quale momento migliore per cimentarsi nella preparazione di un dolce pugliese, tipico di questo periodo?

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Parliamo delle scarcelle, il cui nome deriva dalla forma tradizionale a ruota o a ciambella, anche se negli ultimi anni, ne sono state realizzate versioni diverse. Questo dolce, semplice e molto apprezzato dai bambini, soprattutto per le decorazioni colorate con cui si usa adornarlo, ha forti significati simbolici. Le uova che vengono utilizzate per la decorazione rappresentano, infatti, la vita.  Questo dolce viene spesso modellato e prende, poi, la forma di una colomba, che è uno dei simboli della festività pasquale in quanto rappresenta la nascita di una nuova vita e ha un forte richiamo religioso.

Un’altra teoria sul suo nome riguarda proprio la liberazione delle uova e fa riferimento, secondo la tradizione, alla simbologia del dolce che secondo alcuni rimanda alla liberazione dal peccato originale: per mangiare la scarcella, infatti, le uova vanno “scarcerate” dall’intreccio di pasta! Esistono diverse versioni di questa pietanza, soprattutto per quanto riguarda le decorazioni. Alcuni infatti prediligono decorarle con della glassa di zucchero. Di fatto però, la base è sempre preparata con una pasta frolla che, a seconda dei gusti, viene ricoperta con uova sode o anche con ovetti di cioccolato e confettini multicolore. Di seguito la ricetta:

Utilizzare una ciotola capiente all’interno della quale mescolate farina (300 grammi), zucchero (100 grammi circa), lievito e un pizzico di sale. Dopo aver mescolato per bene formare una voragine al centro e riempirla con un uovo sbattuto, la scorza di limone grattugiata, l’olio e il latte (quanto basta). Fare attenzione ad inserire il latte tiepido e non troppo caldo.

Successivamente amalgamare il tutto fino a quando non si otterrà un impasto morbido e soffice. Attenzione a non formare grumi, ma ad ottenere, invece, un impasto che risulti omogeneo al tatto. Suddividere l’impasto in tre parti e lavorare ciascun pezzo fino a formare dei piccoli cordoncini con i quali modellare una treccia da chiudere a forma di corona. Prendere due uova sode e inserirle, con guscio incluso, nella treccia. Ricordiamo che le scarcelle possono essere realizzate anche in diverse forme, ad ognuno la scelta di sbizarrirsi come meglio crede con la fantasia! Infine spennellare dell’albume d’uovo sbattuto sulla treccia e infornare a 180°C per circa 35 minuti.

Consigliamo di preriscaldare il forno al fine di ottenere una cottura più omogenea, ricordando che i tempi variano a seconda del forno e che, la scarcella, a cottura ultimata deve risultare dorata. Se si sceglie di decorare le scarcelle con la glassa è importante prepararla prima e a parte montando gli albumi di uovo in una ciotola e versando all’interno, in maniera graduale del succo di limone. Una volta ottenuto il composto spumoso aggiungere, poco alla volta, dello zucchero a velo. Successivamente versare il composto cremoso sulle scarcelle già cotte (ma non troppo calde) decorandole a vostro gradimento.

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