Dopo giorni di tensione ai massimi livelli, l’Eurogruppo trova un accordo che soddisfa tutti: dall’Italia all’Olanda, fino ad oggi ai poli opposti dell’animata discussione su come intervenire per arginare la crisi economica in cui è sprofondata l’Europa dopo l’epidemia.
Potrebbe sembrare un mezzo miracolo diplomatico, in realtà è solo un primo accordo a cui manca buona parte della sostanza che più divideva in questi giorni, cioè gli Eurobond, che vengono rinviati ai leader Ue. Ma sul Mes, altro scoglio, il gioco è fatto: interverrà come prima arma di difesa, e non avrà condizionalità se i Paesi useranno i suoi aiuti per le spese sanitarie.
“Non è stato firmato o attivato nessun Mes – afferma il capo politico M5s, Vito Crimi – e non lo faremo, basta bufale. Non importa quanto siano ridotte le condizionalità. M5s continua a sostenere la linea di sempre, che è anche la linea del governo più volte rivendicata dal presidente Conte: sì Eurobond, no Mes.
L’Eurogruppo ha concordato un pacchetto di proposte da sottoporre al prossimo Consiglio europeo, al quale partecipano i leader degli Stati membri. In questo pacchetto di proposte mancano gli Eurobond ma è prevista l’apertura di una linea di credito del Mes”, spiega Crimi, che aggiunge: poiché il Mes è una linea di credito a cui ogni paese può liberamente decidere se accedere, ribadiamo che il Movimento 5 Stelle non sarà disponibile in nessun caso a votare l’attivazione del Mes per il nostro Paese”. (ansa)