Fotografie di assembramenti o di singole persone in strada. Facilmente identificabili, anche con targhe di auto in bella vista. Ai tempi del coronavirus la privacy va sempre rispettata. In alcuni casi vengono diffusi sui social persino video di gente che viene prelevata dal 118 e numeri civici di abitazioni private. Tutti dati personali che per la nostra legge non possono essere diffusi da privati, neppure per denunciare presunti illeciti.
Oltre a un eventuale risarcimento in sede civile, si rischia di dover rispondere del reato di diffamazione aggravata se la fotografia viene accompagnata da post che etichettano come trasgressori chi avrebbe violato le disposizioni durante l’emergenza coronavirus. Le presunte condotte illecite, ad esempio la presenza di assembramenti, vanno segnalate alle autorità preposte. La diffusione di immagini può avvenire solo tutelando la privacy delle persone.