Giovedì santo – Messa crismale

La Messa crismale verrà trasferita ad una data successiva alla Pasqua e che sarà indicata in base a quanto disporrà il Consiglio Permanente della Conferenza Episcopale Italiana, in sintonia con quanto il Santo Padre stabilirà per la Diocesi di Roma

Gli Oli benedetti nella Messa del Crisma dello scorso anno devono essere conservati e utilizzati fino a quando non verrà celebrata la Messa del Crisma in questo anno. Si ricorda che, in caso di necessità, ogni presbitero può benedire l’olio per l’Unzione degli infermi come previsto dal rituale per il Sacramento dell’unzione e la cura pastorale degli infermi (Introduzione, n. 21 e 77bis).

Giovedì santo – Messa in Coena Domini

Il Santo Padre celebra nella Basilica di San Pietro alle ore 18.00.

L’Arcivescovo presiede la Messa nella Cena del Signore in Cattedrale alle ore 17.00.

Nelle chiese parrocchiali, in via straordinaria, è concessa ai singoli presbiteri la facoltà di celebrare la Santa Messa nella Cena del Signore, senza concorso di popolo, con le restrizioni prescritte.

Si omette la lavanda dei piedi e la processione al termine della celebrazione.

Il Santissimo Sacramento viene riposto nel Tabernacolo solitamente utilizzato e non in un altro, senza adorazione solenne.

Non vengono allestiti altari per la reposizione, né sono permesse le visite consuete e le veglie di adorazione.

In alternativa alla Santa Messa, si celebri il Vespro, come stabilito dalla Liturgia delle Ore.

Venerdì santo

È giorno di digiuno e di astinenza dalla carne.Alle ore 9.00 l’Arcivescovo guida, dalla Cattedrale, la celebrazione dell’Ufficio delle Letture.

Il Santo Padre celebra nella Basilica di San Pietro alle ore 18.00.

L’Arcivescovo presiede in Cattedrale la Celebrazione della Passione del Signore alle ore 17.00.

Nelle chiese parrocchiali si può celebrare la Passione all’orario stabilito, nella forma prevista e con le limitazioni del momento.

Nella solenne Preghiera universale l’ultima invocazione sarà formulata come verrà indicato dall’Ufficio liturgico nazionale.

Nel rito di Adorazione della Croce si omette il bacio. Si può sostare qualche istante davanti alla Croce in adorazione silenziosa.

Non potranno svolgersi le tradizionali Via Crucis e altre manifestazioni caratteristiche di questo giorno; non si pensino altre iniziative alternative, ma si invitino i fedeli a pregare seguendo la trasmissione che verrà proposta dalle reti televisive della Via Crucis del Santo Padre, quest’anno in piazza San Pietro alle ore 21.00.

Chi non partecipa alla celebrazione della Passione, celebri il Vespro, come stabilito dalla Liturgia delle Ore.

Sabato santo

Alle ore 9.00 l’Arcivescovo guida, dalla Cattedrale, la celebrazione dell’Ufficio delle Letture.

Il Santo Padre celebra nella Basilica di San Pietro alle ore 21.00.

L’Arcivescovo presiede la Veglia pasquale in Cattedrale alle ore 20.00.

Nelle parrocchie la Veglia pasquale si può celebrare all’orario stabilito, con le limitazioni del momento.

All’inizio si omette l’accensione del fuoco e si procede con la preparazione del Cero, la sua accensione e il canto del Preconio pasquale.

La liturgia della Parola si celebra come previsto dal Messale Romano.

La liturgia battesimale si compie senza le Litanie dei Santi, la benedizione del fonte e la celebrazione dei Battesimi, ma con la sola rinnovazione delle promesse battesimali.

Chi non partecipa alla Veglia pasquale, celebri l’Ufficio delle Letture come stabilito nella Liturgia delle Ore. Non è possibile distribuire ai fedeli l’acqua santa, s’invitino ugualmente le famiglie a benedire la mensa, nel giorno di Pasqua, come di consueto, anche senz’acqua benedetta.

Domenica di Pasqua

Il Santo Padre celebra nella Basilica di San Pietro alle ore 11.00.

L’Arcivescovo, in Cattedrale alle ore 11.00, presiede la Santa Messa.

Per le celebrazioni nelle altre chiese, si devono rispettare le stesse indicazioni delle altre domeniche.

Si invita a suonare a festa le campane di tutte le nostre chiese alle ore 12.00, come segno di annuncio della vittoria di Cristo sulla morte, di speranza per tutti in questo tempo di sofferenza e di comunione fra tutte le comunità della nostra diocesi.