“O diamo tutti lo stesso messaggio o il cittadino si sente disorientato e allenta la tensione”. Così l’assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera è tornato sulla circolare del Viminale sulle passeggiate con i bambini, intervistato su Telelombardia. Riferendosi ai dati in calo dell’epidemia, Gallera ha sottolineato che i “questi risultati positivi sono figli del sacrificio dei lombardi”, poiché non esiste ancora un vaccino. “Il coronavirus si trasmette a una velocità enorme. Se noi riusciamo a mantenere il distanziamento sociale e l’isolamento, evitiamo che le persone si infettino e vinciamo la nostra battaglia”, ha concluso.
Con la Circolare del Ministero dell’Interno che consente l’uscita di bambini da casa accompagnati da un genitore “non cambia niente: è consentita, come sempre, l’attività motoria necessaria attorno a casa. E’ stato aggiunto che è compresa l’attività motoria necessaria per i bambini. Quindi oltre a quella mia necessaria, se porto il bambino piccolo è consentito, sempre nei 200 metri vicino casa. Non cambia nulla”. Lo ha detto il sottosegretario all’Interno e capo politico di M5s Vito Crimi ad Agorà, su Rai 3. “Le Circolari – ha sottolineato Crimi – sono per gli agenti accertatori perché tutti agiscano nello stesso modo, per evitare che uno dica ‘questo non è consentito’. Se io ho un bambino di 2 anni e lo porto con me attorno a casa, questo può essere consentito”.
Il premier Conte però ieri ha affermato qualcosa di diverso: “Non abbiamo autorizzato le passeggiate”. Messaggi contrastanti che, come dice Gallera, stanno disorientando i cittadini.
(Ansa)