La Regione Puglia aveva chiesto, ad inizio marzo, al governo di poter assumere 2.539 dipendenti in più, sino a ieri ne sono arrivati negli ospedali 750, circa un quarto, di cui 81 medici e 482 infermieri.
Tra le altre cose, solamente in 32 hanno firmato un contratto a tempo indeterminato, la maggior parte ha accettato un lavoro per pochi mesi. Ad un mese dall’epidemia, quindi, i rinforzi arrivati sono ancora una parte minima di quelli chiesti: anche in questa fase, le Asl continuano ad avere forti difficoltà nel reperire soprattutto i medici, molti rifiutano i contratti a tempo determinato o altre tipologie di incarichi, ad esempio rapporti libero professionali (partita Iva per intenderci).
La Regione Puglia ha aumentato sino a oltre 2.100 i posti letto nelle terapie intensive, malattie infettive e pneumologie ma per attivarli tutti occorre personale.