Da inizio dell’emergenza coronavirus ad oggi, in oltre due mesi di emergenza, la Protezione civile ha consegnato alla Puglia 252.400 mascherine di tipo Montrasio (inutilizzabili nell’ambito dell’assistenza sanitaria), 304.100 mascherine chirurgiche (pari alla fornitura necessaria per tre giorni circa), 59.000 ffp2 (pari al fabbisogno per due giorni circa), 6335 ffP3 (quelle da utilizzare nei reparti per terapie intensive) e 1900 occhiali protettivi (ne servono 6700 al giorno).
Lo comunica il dirigente della Sezione Protezione Civile della Regione Puglia, Mario Lerario. Secondo le stime della Regione Puglia, invece, il fabbisogno giornaliero di dispositivi di protezione è rispettivamente pari a 135.000 mascherine di tipo chirurgiche, ad uso degli operatori in genere, 33.500 mascherine del tipo ffp2, ad uso del personale sanitario che opera nelle strutture sanitarie, 33.500 mascherine ffp3 ad uso di chi opera nel contesto delle strutture deputate all’assistenza diretta dei pazienti COVID, 21.000 tute di protezione individuale – tipo 4, 2000 tamponi per l’effettuazione dei test COVID, 6700 visiere di protezione/occhiali.
“Fino ad oggi – commenta Emiliano – la sanità pugliese è andata avanti solo con le proprie scorte di Dpi. È evidente che ci sono stati problemi a livello centrale sia nel trasporto, che non hanno consentito l’arrivo di ciò che era previsto, sia nel dimensionamento della nostra parte di dispositivi. Qualcuno ha pensato, sbagliando e devo dire che hanno subito corretto, che il quantitativo dovesse essere legato alla virulenza dell’epidemia e quindi al numero dei casi. Invece ho fatto presente che il quantitativo di dispositivi di protezione individuale deve essere legato al numero di medici e di popolazione che ogni regione ha, a prescindere dalla virulenza del virus. E devo dire che sono stati rapidi nel comprendere che avevamo ragione. Aspettiamo che la pianificazione delle attrezzature e di Dpi di cui abbiamo bisogno venga corretta e che venga regolarizzata già da domani la distribuzione”.
“La distribuzione dei dispositivi di protezione individuale – conclude Emiliano – mascherine, occhiali e tute per personale sanitario, è centralizzata da quando è stata dichiarata l’emergenza e fa capo alla Protezione Civile di Roma. Sento fortemente come fossero mie le proteste legittime di tutto il personale sanitario della Puglia sulla mancanza di Dpi e mi sto tenendo dentro, come un pugno nello stomaco, tutti quelli che stanno approfittando di questa situazione per abbattere il nostro morale. La verità è che ci stiamo battendo tutti insieme per procurare al personale sanitario e a tutti coloro che ne hanno bisogno di dispositivi di protezione”.