Le misure del “Cura Italia” sono conosciute ormai a tutti: per gli autonomi, i cococo, professionisti con partita Iva , è stato previsto un aiuto di 600 euro per il mese di marzo. Cento euro in più sugli stipendi invece per chi ha continuato a lavorare in sede. Oltre a congedi parentali ma solo del 50 per cento e un bonus babysitter di 600 euro.
E negli altri paesi? Facciamo qualche esempio. In Francia è stato previsto un aiuto da 1500 euro per gli autonomi (partite Iva e piccole imprese) che hanno perso almeno il 70 per cento dei ricavi.
In Germania 9000 euro da dividere in tre mesi per autonomi e piccole imprese fino a 5 dipendenti, 15mila euro per imprese tra 5 e 10 dipendenti.
Ad Hong Kong 1200 euro a tutti i residenti, 10mila alle piccole imprese. Negli Stati Uniti 1200 dollari a chi guadagna meno di 99mila dollari l’anno e 500 euro per ogni figlio a carico.
I bilanci e le condizioni di partenza e di base dei vari Stati sono molto diverse, questo è indubbio. Ma la disparità degli aiuti per le piccole attività, per le famiglie che si ritrovano senza lavoro da un giorno all’altro, che non sanno più come andare avanti per pagare anche la spesa, è davvero enorme.