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Medicina, confermato il legame tra stress e malattie neurodegenerative

Pubblicato da: redazione | Sab, 21 Marzo 2020 - 22:00

Confermata l’associazione tra l’esposizione ai fattori di stress e rischio di demenza, con evidente aumento dello stesso rischio nella fascia d’età giovanile. È quanto emerso da uno studio pubblicato negli scorsi giorni sul JAMA, Journal of the American Medical Association: la condizione psichiatrica legata allo stress può aumentare il rischio di malattie autoimmuni.

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Le analisi dei ricercatori sono state effettuate utilizzando un database svedese di 106.464 pazienti che presentavano gravi condizioni di stress dovuto a traumi, reazioni acute ad eventi improvvisi e violenti o disturbi dell’adattamento.

I dati sono stati confrontati con 1.064.640 individui non identificati e con oltre 126mila parenti dei partecipanti alla ricerca, privi di disturbi. In dieci anni di studi e osservazioni, i ricercatori hanno dimostrato che, rispetto ai pazienti che non presentano diagnosi di stress grave, quelli con disturbi correlati allo stress hanno il 36% di probabilità in più di sviluppare una malattia autoimmune e il 29% di probabilità in più che questo accada rispetto ai propri stessi famigliari privi di disturbi da stress.

A risultare maggiormente a rischio sono i pazienti con diagnosi di disturbo da stress post traumatico, con una probabilità del 46% di sviluppare una malattia autoimmune. In totale, sono state rilevate mille persone per anno con un’incidenza di malattie neurodegenerative pari a 1,50 tra gli individui con disturbi legati allo stress contro lo 0,82 per le persone prive di una tale sintomatologia: in sintesi, ciò prova un aumento del 57% del rischio di malattie autoimmuni nelle persone che vivono in una condizione di particolare stress. Nello specifico, l’aumento più significativo riguarda i rischi di malattie come il morbo di Alzheimer (36%) e di altre malattie neurodegenerative (80%). La ricerca non presenta, al momento, dati certi per quanto riguarda il morbo di Parkinson e la Sla. L’associazione tra i disturbi legati allo stress e le malattie autoimmuni ha portato risultati evidenti proprio tra gli individui di età più giovane: l’età media dei pazienti che presentano sintomi di disturbi legati allo stress, è infatti di 41 anni circa. Ne consegue, dunque, un aumento del rischio proprio relativo alle fasce d’età più giovani, spesso esposte, a causa dei ritmi odierni, a maggiori fonti di stress. “Il disturbo legato allo stress è associato a un aumentato rischio di demenza, probabilmente attraverso un percorso cerebrovascolare” –  precisa il dottor Huan Song, coordinatore del gruppo di ricerca, che prosegue – “Lo stress influisce davvero sulla salute a lungo termine, esso non colpisce solo la salute psichica, bensì rende le persone vulnerabili ad altre malattie fisiche. Ci sono molti trattamenti disponibili per i disturbi legati allo stress ed è importante che le persone siano trattate in tempo con le adeguate terapie”.

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