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Bari, un mese con l’emergenza coronavirus: da papa Francesco all’isolamento

Pubblicato da: Daniele Leuzzi | Sab, 21 Marzo 2020 - 07:30

Da virus cinese a pandemia con record di decessi in Italia. Il coronavirus avanza con numeri da guerra e la percezione del pericolo è cambiata radicalmente anche in Puglia, dove si registrano 581 positivi, 52 nella città di Bari. (dati aggiornati al 20 marzo).

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Eppure fino a un mese fa l’emergenza sanitaria appariva lontana. L’arrivo del Covid-19 può essere raccontato in ordine cronologico attraverso le dichiarazioni del sindaco Antonio Decaro. Il 10 febbraio scorso si iniziò a parlare del “virus cinese”, Decaro scrisse al sindaco di Canton per esprimere “solidarietà per le vittime dell’epidemia”. Dopo 9 giorni la paura si diffuse anche in città e il sindaco aprì le porte del Comune ai commercianti cinesi residenti a Bari per un incontro “anti psicosi” e “allarmismo mediatico”.

Il 23 febbraio nel capoluogo pugliese si svolse regolamente la visita di Papa Francesco con 40mila fedeli dalla Basilica di San Nicola a corso Vittorio Emanuele. L’evento religioso, al centro di pressanti richieste di annullamento, fu invece autorizzato dallo Stato e vi partecipò anche Sergio Mattarella. Questo il titolo di Borderline24 con l’annuncio sui social network – La messa del Papa si terrà: “Combattiamo la paura”.

“Momento difficile, ma niente panico” è la reazione del 4 marzo, quando i bollettini diffusi dal Ministero della Sanità diventano sempre più pesanti. Poi la chiusura delle scuole e la necessità di limitare i contatti nei parchi e nei punti di ritrovo. “Oggi Bari si è svegliata con restrizioni da rispettare”. A tre giorni di distanza, durante l’inaugurazione di un campetto da calcio al quartiere San Paolo, Decaro salutò i residenti “gomito a gomito” rispettando le restrizioni sanitarie. Un preludio al decreto “Io resto a casa”.  Il 10 marzo, Decaro si commosse in diretta facebook nel corso di passeggiata tra le attività commerciali chiuse e le strade deserte: “Però ce la faremo”, il messaggio ai cittadini. Il video divenne virale e arrivarono i saluti anche dal sindaco di Codogno.

Fino al periodo più recente, con i blitz a parco 2 Giugno (13 marzo) e alla spiaggia di Pane e pomodoro (17 marzo) – Decaro contro chi esce di casa senza motivo: “Mettete a rischio tutti noi”. Ed ancora la richiesta di rendere più salate le multe per i cittadini che non rispettano il periodo di quarantena comunitaria – Decaro: “Chi esce senza motivo 2mila euro di multa”.

Qui gli articoli che testimoniano come è cambiata la vita nella città di Bari e in tutta Italia

10 febbraio – Coronavirus, Decaro scrive al sindaco di Canton: “Solidarietà per le vittime dell’epidemia”

19 febbraio – Decaro incontra i commercianti cinesi: “Allarmismo mediatico su famiglie cinesi”

22 febbraio – Psicosi Coronavirus, la messa del Papa si terrà. Decaro: “Combattiamo la paura”

24 febbraio – Coronavirus, Decaro bacchetta i sindaci: “No a iniziative autonome, interventi concordati”

4 marzo – Coronavirus, il sindaco di Bari: “Momento difficile, ma niente panico”

7 marzo – Bari, il saluto ai tempi del coronavirus: “gomito a gomito” con il sindaco Decaro

7 marzo – Bari ed emergenza Coronavirus, Decaro: “Non andare a scuola non significa fare festa”

10 marzo – Coronavirus, Decaro: “Oggi Bari si è svegliata con restrinzioni da rispettare”

10 marzo – Bari, le lacrime di Decaro a passeggio nella città deserta: “Però ce la faremo”

12 marzo – Coronavirus, Decaro dopo le lacrime: “Il sindaco di Codogno mi ha rincuorato”

15 marzo – Bari, Decaro contro chi esce di casa senza motivo: “Mettete a rischio tutti noi”

18 marzo – Coronavirus, a Bari 13 contagiati e 200 in quarantena. Decaro: “Chi esce senza motivo 2mila euro di multa”

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