Al centro dell’emergenza coronavirus. Come nell’occhio del ciclone, gli operatori del servizio 118 di Bari e provincia sono allo stremo: “Quando ci vedono per strada ci chiamano i ‘gostbusters’ a causa delle tute bianche. La gente pensa che siamo noi a portare il virus in giro per la città, c’è stata perfino un’aggressione”, ci confessa un operatore.
Per ogni caso sospetto da coronavirus nel capoluogo pugliese, il sistema di emergenza urgenza dell’Asl obbliga i soccorritori a indossare tute, guanti, occhiali e mascherine. “Ci chiamano dicendo di avere febbre e difficoltà respiratorie, ma una volta arrivati sul posto non c’è niente di tutto questo”. Il kit viene poi smaltito al termine dell’intervento: “E’ uno vero spreco che si ripete cinque volte al giorno e va a peggiorare la carenza di dispositivi di protezione individuale della sanità pugliese. Non chiamate a vuoto”, l’appello dalle ambulanze durante l’emergenza Covid-19.
Secondo gli ultimi aggiornamenti in Puglia (20 marzo ore 21) si sono verificati altri tre decessi e 42 nuovi casi di infezione da coronavirus. Sono stati effettuati 613 test in tutta la regione, il totale dei decessi sale quindi a 26 mentre quello dei contagiati a 466. I 42 nuovi casi sono così suddivisi: 18 in provincia di Bari; uno nella Bat; 4 nel Brindisino, 16 nel Foggiano, uno in provincia di Lecce e 2 in quella di Taranto. Risultano decedute due persone, una di 79 anni nella provincia Bat, uno nel Foggiano e una nella provincia di Bari
(Immagine di repertorio)