“In questi giorni di emergenza Coronavirus si registra, presso gli uffici di Poste Italiane, un’affluenza eccessiva e immotivata che mette seriamente a rischio la salute sia dei lavoratori sia degli stessi clienti/utenti, costretti a lunghe file prima di poter accedere agli sportelli”. La denuncia viene dai segretari generali di CISL Bari, Giuseppe Boccuzzi e di SLP CISL Bari – Sindacato dei Lavoratori delle Poste, Katia Anaclerio.
Accorato l’appello dei due coordinatori sindacali, che ricordano a tutti i cittadini di restare a casa come prescritto dai provvedimenti del governo centrale e di recarsi agli uffici postali e in altri uffici pubblici solo in caso di vera e improrogabile necessità e per adempimenti o scadenze non rinviabili. La CISL ricorda, inoltre, che i servizi di Poste Italiane, come di tanti altri settori, quali quello bancario e assicurativo, sono fruibili anche online. “La tragedia che ha colpito i due dipendenti di Poste italiane nella provincia di Bergamo, uccisi dal Coronavirus, deve assolutamente far capire ai cittadini che non si deve rischiare la vita o mettere a rischio la vita altrui, per servizi che sono assolutamente differibili nella quasi totalità dei casi” è il commento di Giuseppe Boccuzzi, che prosegue – Si ricorda che il contenimento del contagio da Covid-19 dipende soprattutto dal nostro comportamento: a chiunque esca dalla propria abitazione potrà essere richiesta dalle Forze di Polizia una giustificazione che sarà considerata valida solo in caso di reale necessità. Sono previste, inoltre, sanzioni penali in caso di motivi pretestuosi; c’è, infine, come sappiamo, il divieto assoluto di creare assembramenti e formare gruppi di persone in strada”.
Il sindacato invita, inoltre, tutti i sindaci dei comuni della Città Metropolitana di Bari a farsi, ancora una volta, promotori del senso civico e a lanciare un appello istituzionale per evitare gli assembramenti presso gli uffici postali.