«Interdizione di allontanamento o rientro da tutti i Comuni delle province di Bari e Foggia» per due «cluster di infezione» da coronavirus. È il contenuto di un falso decreto del Ministero della Salute, datato 24 febbraio, finito nell’indagine della Procura di Bari per procurato allarme. Sono due le nuove denunce depositate nei giorni scorsi all’attenzione del procuratore aggiunto Roberto Rossi che sta coordinando l’inchiesta. Si aggiungono alle tre segnalazioni arrivate alle forze dell’ordine e alla polizia giudiziaria barese tra il 22 e il 24 febbraio, relative ad altri casi di presunti contagi nella provincia di Bari. Per tutti gli episodi il fascicolo è al momento a carico di ignoti.
Oltre al falso decreto ministeriale, denunciato da un funzionario della Prefettura di Bari, c’è la fake news relativa a tre casi sospetti in un «ristorante giapponese, gestito da personale cinese». La prima denuncia, depositata il 27 febbraio alla Polizia postale di Bari da un funzionario della Prefettura, riguarda un file pdf diffuso tre giorni prima in diverse chat di whatsapp, «riproducente un decreto evidentemente falso, intestato al Ministero della Salute, riguardante fantomatiche misure di contrasto alla nuova emergenza da coronavirus nelle province di Bari e Foggia».
Il falso provvedimento del «Ministero della salute di intesa con il presidente della Regione Puglia» riferiva la circostanza, non vera, che tra il 22 il 23 febbraio erano stati «accertati alcuni casi di infezione da coronavirus inerenti a pazienti ricoverati negli ospedali di Bari e Foggia», che era in corso «la definizione della catena epidemiologica nel contesto pugliese», ma «non può escludersi – si legge nel falso decreto a firma del ministro Roberto Speranza – il coinvolgimento di più ambiti del territorio nazionale in assenza di immediate misure di contenimento». Per questo, oltre all’isolamento di tutti i comuni delle due province pugliesi di Bari e Foggia, veniva disposto che «i lavoratori impiegati nei servizi essenziali» dovessero sottoporsi ogni giorno a «verifica dello stato di salute a cura dei datori di lavoro».
La seconda falsa notizia diffusa in rete su alcuni siti di informazione locale e sui social su cui indaga la Procura, riguarda «tre dipendenti di un ristorante giapponese di Gioia del Colle» con «sintomi riferibili al nuovo ceppo virale partito dalla provincia di Wuhan». La notizia proseguiva riferendo che «la madre di un dipendente del ristorante era da pochi giorni tornata da una visita a suo figlio e aveva già il sospetto di aver contratto il virus. Due dei tre, assieme alla donna, sono stati trasportati all’ospedale San Paolo di Bari. Il terzo uomo ha fatto perdere le proprie tracce».
(Ansa)