In una città deserta per l’emergenza coronavirus – nonostante la crisi del commercio, la chiusura delle scuole, le lacrime del sindaco Antonio Decaro – a Bari c’è chi non ha alcuna volontà di rispettare il decreto “Io resto a casa” e nel silenzio vuole farsi sentire. Nella tarda serata di ieri, 10 marzo, intorno alle 20 in viale delle Regioni, sono stati esplosi decine di colpi contro un bar o un obiettivo in movimento non ancora identificato dagli agenti. Sul posto sono intervenute le volanti della polizia e secondo le prime informazioni potrebbe trattarsi di un segnale lanciato a uno o più residenti della zona periferica del capoluogo pugliese.
A sorprendere i baresi sono stati anche altri “focolai” di dissenso. In almeno quattro quartieri – Bari vecchia, Madonella, Carrassi, Japigia – arrivano segnalazioni sull’utilizzo di fuochi pirotecnici in strada, una pratica già illegale ma resa ancora più evidente durante lo stop imposto dalle direttive anti coronavirus. “Nonostante la conclamata emergenza giunge segnalazione di fuochi d’artificio in zona Madonnella allo scoccare della mezzanotte”, racconta un residente che ha pubblicato un video dal proprio balcone. Come accaduto in passato, potrebbe trattarsi di una tipologia di comunicazione interna ai gruppi della mala barese.